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Dalle radici alle ali...

Antonietta Gigante

Di origini napoletane, si trasferisce in Veneto alla fine degli anni Quaranta. Questo è il presupposto di un racconto autobiografico che ha per soggetto la famiglia dell'autrice, la scuola, i giochi d'infanzia, la guerra e i bombardamenti. A questi ricordi faranno seguito le altre età della vita, con gli amori, i matrimoni dei fratelli e la separazione da Napoli per il Veneto.
Estremi cronologici
1924 -1947
Tempo della scrittura
1997
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 68
Collocazione
MP/06

Finis Transilvaniae

Eva Mairovitz

Nata in Transilvania in un'agiata famiglia borghese, dopo la perdita del padre e il secondo matrimonio della madre, studia all'Accademia di Belle Arti di Vienna e poi di Budapest, dove si stabilisce definitivamente. Sposatasi con un avvocato milanese, si trasferisce di nuovo: nella memoria di una pittrice ebrea, l'incontro con la cultura italiana, l'esilio in Svizzera e il legame con la sua terra d'origine, in parte affievolitosi con la perdita della madre.
Estremi cronologici
1910 -1965
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Trascrizione a mano: 1
Consistenza
pp. 70
Collocazione
MP/06

I miei ricordi

Lea Maestro

Nata da padre ebreo e madre cattolica, vive l'infanzia, durante la guerra, tra Firenze e l'Impruneta, senza troppo risentire delle persecuzioni razziali. Due soldati tedeschi, ospitati per breve tempo, mentre il padre è lontano, salvano lei e la madre da un rastrellamento.
Estremi cronologici
1933 -2004
Tempo della scrittura
1985 -2004
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 76
Collocazione
MP/06

A Marco

Sonia Oberdorfer

A distanza di tanti anni dallo svolgersi degli eventi, un'ex insegnante elementare di religione ebraica, ricorda alcuni dei momenti più importanti della propria vita: figlia di un capostazione e con una madre sofferente di crisi depressive, vive circondata dall'affetto di nonni e zii. Sfollata durante la guerra e capace di adattarsi ai lavori più umili, segue la sorella a Genova, quando lei vi si trasferisce: entrambe ricostruiscono il loro " nido familiare".
Estremi cronologici
1918 -1955
Tempo della scrittura
1987 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 28
Collocazione
MP/06

Diciamo pane al pane

Giorgio Soppelsa

Figlio di madre ebrea, l'autore ripercorre la propria storia, dall'infanzia in una famiglia della piccola borghesia veneziana, poi nelle valli delle Dolomiti: vive la guerra, le persecuzioni, gli sfollamenti e il faticoso dopoguerra, interrogandosi profondamente sugli eventi epocali che hanno segnato la sua vita e quella di tutta la società italiana del secondo Novecento.
Estremi cronologici
Inzio: 1940
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1996 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 301
Collocazione
MG/07

[...] Mi trasferii a Milano

Brenno Coen

Un giovane marchigiano di religione ebrica, emigrato a Milano con la numerosa famiglia, è arrestato e portato prima nel carcere di San Vittore poi nel campo di Fossoli. Durante il viaggio che lo dovrebbe portare in Germania, riesce a fuggire e a rientrare fortunosamente a Milano. Catturato di nuovo è deportato a Bolzano: addetto ai lavori forzati e costretto a liberare le strade dalle mine, riesce a sopravvivere sino alla Liberazione.
Estremi cronologici
1929 -1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 37
Collocazione
MG/Adn2

Le storie di Marusca

Maria Samperi

Autobiografia divisa in quattro parti. Nella prima l'autrice, figlia di una domestica sarda, rievoca l'infanzia, quando viene adottata a cinque anni da una famiglia di Roma. Nella seconda racconta gli anni della guerra: la paura dei bombardamenti e le difficoltà quotidiane. Nella terza, dopo la morte del padre adottivo e la fine della Seconda Guerra mondiale, trova lavoro presso un Ente pubblico. Sposatasi con un ufficiale dell'Esercito, dal quale ha due figli, vive a Roma fino al 1963, ha una figlia naturale ma non riesce a separarsi. Nell'ultima parte racconta il trasferimento della famiglia a Genova, la nascita dei nipoti, la morte prematura di due figli.
Estremi cronologici
1934 -1982
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 152
Collocazione
MP/Adn2

Ponte a Elsa

Giuliano Ugolini

Un pensionato della provincia di Pisa, amante della scrittura, racconta episodi della giovinezza, quando per guadagnarsi qualche soldo aiutava famiglie benestanti del luogo nei lavori di casa. Durante la guerra vive da fuggiasco, perchè ritenuto renitente alla leva, e, braccato dai fascisti, è costretto a nascondersi. Da partigiano partecipa alle azioni delle formazioni antifasciste.
Estremi cronologici
1925 -2004
Tempo della scrittura
2004
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
racconti
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 76
Collocazione
MP/Adn2

Autobiografia

Anna Colombo

Autobiografia che ripercorre quasi un secolo di vita di un ex insegnante di origini ebree, tra Italia, Romania e Israele: dalle prime manifestazioni di intolleranza razziale,alla scoperta dell'amore, dallo studio della letteratura romena ai giorni terribili del conflitto mondiale e dell'Olocausto, dall'impatto con il comunismo d'Oltrecortina, al ritorno in Italia, fino al trasferimento in Israele.
Estremi cronologici
1909 -2003
Tempo della scrittura
2002 -2003
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 166
Collocazione
MP/Adn2

Stecca o boccetta: una storia d'altri tempi

Arnaldo Grue

Aneddoti e ricordi legati alla storia di un paese abruzzese, non specificato dall'autore. Significativo un episodio accaduto durante la Seconda guerra mondiale in cui il padre gioca a biliardo con i tedeschi occupanti, la cui posta in gioco erano gli ebrei: se vinceva potava salvarne alcuni, se perdeva dava ai tedeschi preziosi gioielli di famiglia.
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 130
Collocazione
MP/Adn2