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[...] La durezza della condizione

Marco Pizzolo

Il 5 novembre 1951 dalle carceri di Lucera, l'autore finisce di scrivere le sue memorie che iniziano dai primi del Novecento. Una vita passata fra lotte sindacali, carceri, scontri anche armati con i fascisti e la polizia, confino e vendette. Siamo a Cerignola ai tempi di Giuseppe di Vittorio di cui è amico e compagno. Forte è anche il suo legame con la moglie e i suoi figli.
Estremi cronologici
1896 -1951
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Allegati
Consistenza
pp. 110
Collocazione
MP/Adn2

Dal sogno di una festa al dramma della libertà

Ferdinando Turchetti

Dopo la morte del fratello nel deserto tunisino, durante la Seconda Guerra Mondiale, una giovane promessa del calcio aretino si avvicina alla politica e alle idee antifasciste. Racconta gli anni della guerra in mezzo ai bombardamenti. Richiamato alle armi durante la Repubblica Sociale, scappa tra le montagne, vivendo da vicino molti episodi legati alla storia della provincia di Arezzo, come la morte dell'antifascista Pio Borri e di Sante Tani, leader delle prime lotte politiche della città, e la strage di Civitella in Val di Chiana. Dopo la guerra si dedica alla politica e diventa dirigente sindacale.
Estremi cronologici
1926 -1995
Tempo della scrittura
1943 -1995
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 136
Collocazione
MP/Adn2

Giornale del tempo di guerra

Magda Ceccarelli

Cinque anni di vita, a partire dal 10 giugno 1940, confidati a preziosi quaderni, a volte stracciati a volte nascosti, ben celati alla polizia segreta. Magda, moglie del pittore Raffaele De Grada e madre di Raffaele Jr e Lidia è, come tutta la sua famiglia, una convinta antifascista. Un periodo tormentato e appassionato, vissuto a Milano e San Gimignano, segnato da incombenze domestiche e da eventi bellici, da spostamenti e da bombardamenti. La famiglia è presto abbandonata dalle altolocate conoscenze devote al regime; gli amici più cari compreso il figlio, membro attivo della resistenza, vivono l'esperienza dell'arresto e della detenzione o, come la figlia...
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
1940 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 246
Collocazione
DG/10

[...] Caro Fernando

Giorgio De Marchi

Carteggio intercorso negli anni 1943-45 tra due fratelli piemontesi, entrambi internati in Svizzera dopo l'armistizio. Giorgio, inserito nel campo universitario di Vevey, scrive periodicamente al fratello Fernando raccontando dei suoi studi alla Facoltà di ingegneria di Losanna e dei progetti futuri, esprimendo considerazioni sulla situazione politica italiana. Nell'ultima parte, la trascrizione di un'allocuzione pronunciata davanti alla comunità universitaria contiene un messaggio che pone le basi ideali di una nuova società basata sull'idea di fratellanza: sono le prime basi dell'idea di Europa.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
pp. 49
Collocazione
E/10

Storie di Anna

Anna Giugni

Una signora fiorentina racconta la sua infanzia e adolescenza a Firenze, durante la guerra e nel dopoguerra. I nazisti gli uccidono uno zio a Fiesole, mentre tentava di scappare dalla città. Segue un'adolescenza di lavoro e di sogni fino all'innamoramento, al matrimonio e alla nascita delle tre figlie.
Estremi cronologici
1915 -2007
Tempo della scrittura
2007 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 42
Collocazione
MP/10

...Libertà vo'cercando che si cara...Piccole storie, grandi uomini

AA.VV.

Una pensionata ligure mette insieme episodi, aneddoti e ritratti di personaggi riguardanti la Resistenza a Savona. Il materiale è tratto da archivi, giornali e testimonianze scritte lasciate dal padre, oppositore al fascismo e sostenitore dell'attività partigiana.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
2007 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp.131
Collocazione
MP/Adn2

Una vita

Ida Cavallini

In forma di lettera al sindaco del suo paese, i momenti più significativi della vita di una pensionata emiliana: dal periodo fascista, in cui vive le discriminazioni nei confronti del padre e della famiglia, all'impegno partigiano. Poi l'attività sindacale e la fondazione del primo nucleo dell'UDI.
Estremi cronologici
1925 -1991
Tempo della scrittura
2008
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Lettera
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 24
Collocazione
MP/09

Una famiglia borghese durante il ventennio fascista fra cronaca e storia

Francesco Chimenti

L'infanzia e la prima giovinezza di un pensionato calabrese: i ritmi di vita e le aspettative di un'agiata famiglia, con il padre commerciante e antifascista e la madre, donna di casa sottomessa al marito. Sullo sfondo la guerra, le discussioni politiche e lo sfollamento nel paese di origine del padre, che segna il passaggio verso la maturità.
Estremi cronologici
1931 -1943
Tempo della scrittura
2000 -2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 236
Collocazione
MG/09

[...] Sono stata da Paola

Fedora Brcic

La moglie di un Ufficiale della Marina caduto prigioniero dei tedeschi a Venezia e trasferito in Polonia scrive per due anni un diario giornaliero per raccontare la sua vita a Roma nell'attesa del ritorno del coniuge: i bombardamenti, la borsa nera, la continua ansia per la mancanza di notizie. Dopo la Liberazione la situazione non migliora: comincia l'epurazione degli ex fascisti, gli scontri, le aggressioni e i furti. Tramite il Vaticano e la Croce Rossa riesce a comunicare con il coniuge fino alla fine del conflitto e al suo rientro in patria, nell'agosto del 1945.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 326
Collocazione
DG/11

Ricordi di prigionia

Edo Peruzzi

La memoria di un giovane soldato italiano che, in seguito ai fatti dell'8 settembre 1943, viene preso prigioniero dai tedeschi e inviato in un campo di lavoro in Germania. Nonostante i durissimi orari di lavoro, la fame e le scarse condizioni igieniche, rifiuta di arruolarsi nell'esercito di Salò in cambio della libertà e rimane prigioniero fino quasi alla fine della guerra, quando riesce a fuggire approfittando della diserzione dei soldati tedeschi che avevano il compito di sorvegliarlo.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
2011
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Consistenza
66 p.
Collocazione
MP/T2