Un famoso notaio romano, vice referendario alla corte dei conti, viene arrestato nel suo studio dalla polizia fascista: i suoi incontri e le sue conversazioni con i compagni di carcere. Fascisti e antifascisti a Regina Coeli.
La fuga dei tedeschi e l'arrivo degli americani a Roma, nel diario di una donna, sposata a un collega, insegnante in lettere. Malgrado le difficoltà causate dalla guerra, la figlia Zara Algardi riuscirà ad imporsi nell'attività forense, superando molti episodi di malcostume dell'epoca.
Un'analisi particolareggiata, lucida e sovente premonitrice degli avvenimenti politici italiani dalla notte in cui cadde il fascismo alla Liberazione. Dimensione pubblica e vicende familiari si intrecciano e sovrappongono: un figlio è prima esule in Svizzera, poi partigiano in un Paese diviso in due, fra la leva obbligatoria di Salò e il movimento antifascista.
Roma è città aperta: una bambina di tredici anni è il capo di un gruppo di ragazzini scatenati nel sabotaggio ai tedeschi. Mentre annota delle fughe del padre e dei suoi amici intellettuali per sottrarsi ai rastrellamenti, la casa si trasforma in un piccolo fortino antifascista: lei con la mamma cuce coccarde e bandiere rosse in attesa degli americani.
L'infanzia e la giovinezza in una borgata romana: il ricordo di quando andava a giocare nelle cave Ardeatine, del padre, della guerra e delle sue atrocità, dei tedeschi e delle rappresaglie, ma anche dei gesti di generosità verso ebrei e sbandati. Dopo la guerra: la professione di ostetrica.