Memoria autobiografica di un giornalista che, a soli quindici anni, affianca i partigiani nella lotta clandestina contro il fascismo e l'occupazione tedesca determinando così anche quelle che saranno le sue scelte future.
Una quindicenne fugge da casa per raggiungere gli Alleati e rientrare a Roma come liberatrice. Inizia così un impegno politico che ne segnerà le scelte di vita: prima l'iscrizione al Pci clandestino, poi la scuola di partito e i comizi elettorali. Sposerà un "compagno" da cui si separerà, soltanto politicamente, nel 1989, in seguito all'adesione di lei a Rifondazione comunista.
L'infanzia povera ma dignitosa di un pensionato siciliano, che a sedici anni emigra a Prato e lavora per anni in una filanda: l'adesione al partito comunista si trasforma in convinta attività politica, tanto da ricoprire cariche di assessore comunale e sindaco. Accusato d'abuso d'ufficio, poi assolto con formula piena, si trova isolato dagli amici di sempre.
Nell'autobiografia di un professionista romano, la sua militanza politica nel partito comunista e il suo impegno lavorativo: dagli inizi come fabbro, quando è ancora adolescente, al lavoro in una ditta meccanica, sino all'ingresso nell'ambulatorio del partito come massaggiatore. Lo studio e il soggiorno in Cina per conoscere tecniche specializzate, gli permettono di conoscere e aiutare i più importanti esponenti di sinistra della seconda metà del Novecento.