Un giovane slavo figlio di padre ignoto, dopo aver vissuto in un collegio di prelati, entra nella gioventù fascista dove viene indottrinato. Diventerà così "figlio del fascismo" tanto da trasferirsi a Salò per vivere gli ultimi giorni del regime. Tre i temi principali: l'infanzia, la giovinezza e la guerra.
Una ragazzina dell'alta borghesia imprenditoriale fa la staffetta partigiana in Val d'Ossola. Suo padre dirige un importante stabilimento di industria chimica e collabora con tutti i gruppi della Resistenza, soprattutto con quelli di orientamento cattolico - detti "azzurri" -, lei vive le sue avventure, fra agguati e rappresaglie, animata da un'incosciente allegria, in mezzo a pericoli reali. A guerra finita è offesa dalla fretta di molti di iscriversi fra i vincitori.
Giornalista dal 1947, lavora per le più importanti testate italiane. Frequenta intellettuali e politici rilevandone grandi passioni, meschinità, opportunismi e lotte per il potere. Sogni e slanci giovanili, delusioni e amarezze sono raccontate in una memoria che è anche la storia del comunismo e della politica italiana dal dopoguerra in poi.
Il lungo impegno sindacale di un ex docente universitario, cresciuto in una famiglia di fede cattolica. Dopo aver conseguito una laurea in legge, aderisce al fascismo e combatte sul fronte albanese. L'8 settembre 1943 si trova a Creta e sceglie di aderire con le sue truppe alla RSI. Dal dopoguerra lavora nelle ACLI, fino a diventarne uno dei responsabili regionali e nazionali.
Un giovane operaio grossetano diventa partigiano nel settembre del 1943. Rastrellato, riesce a scappare e prosegue la sua partecipazione alla Resistenza, operando anche al fianco degli americani. Al termine del conflitto non abbandona l'attivismo politico e per qualche tempo continua anche il suo lavoro in fabbrica, fin quando negli anni Cinquanta conosce le difficoltà della mancanza di un'occupazione stabile.