La snervante ripetitività della vita di trincea nel diario di un ufficiale che osserva la guerra attraverso le notizie che giungono dal parlamento italiano, dallo Jutland, dal Vaticano, e la vive nella sua esperienza quotidiana di numerosi atti eroici che gli varranno molte medaglie al valore.
E' l'autobiografia incompiuta di un garibaldino appartenente a una delle comunità ebraiche padane fortemente inserite nelle lotte del risorgimento: volontario a 15 anni per combattere contro gli austriaci, fu respinto per la giovane età, ma un anno dopo si distinse reclutando volontari per la spedizione dei Mille alla quale parteciperà guadagnandosi una medaglia d'argento.
Teresa entra in collegio a Verona quando ha otto anni, nell'ottobre 1825. Comincia a segnare tutti gli avvenimenti della sua vita e di quella dei familiari in un diario che conclude intorno al 1891. Si sposa con il conte Federico Giuliari nel 1841, ha cinque figli, tre maschi e due femmine. Le femmine si sposano precocemente con giovani nobili, hanno numerosi figli e aborti. Il primogenito Scipione invece ha una carriera prestigiosa: partecipa volontariamente alla lotta d'indipendenza al seguito di Garibaldi e sposa una contessina dalla ricca dote. L'ultimo figlio si distingue per le capacità organizzative, mentre il secondogenito muore non ancora diciottenn...
Negli anni Settanta dell'Ottocento, una donna di elevato ceto sociale - sposata, madre di quattro figli e già nonna - tiene un diario dedicato alla cronaca della vita familiare, con particolare attenzione agli aspetti relativi alla propria salute e a quella dei suoi cari.