Caduto in combattimento, medaglia d'oro alla memoria, un soldato divenuto tenente colonnello ha lasciato appunti e cronache di vita militare vissuta tra la Libia e i confini austro-ungarici ed ancora in Libia e in Africa Orientale.
Episodi della guerra 1915-1918 nella zona carnica, prima della ritirata di Caporetto, raccontati da un sergente d'artiglieria. Il diario descrive minuziosamente i bombardamenti che la sua batteria effettua nelle postazioni nemiche, tra una visita del re d'Italia e del conte di Torino e un'ispezione del generale Cadorna.
Resoconto diaristico dei lavori della conferenza per la pace di Parigi, all'indomani della seconda guerra modiale. L'autore allora direttore generale del Ministero per il commercio estero della delegazione italiana. Così, nei suoi quaderni, si alternano giornate di tensione dedicate a discussioni politiche, economiche e territoriali, come quelle riguardanti il futuro di Trieste, dell'Alto Adige e della Venezia Giulia, a quelle più distese dedicate alla scoperta delle ricchezze artistiche parigine.
Diario della Prima Guerra Mondiale del soldato del Genio AMARIO VITALE
Amario Vitale
L'autore, soldato del genio durante la prima guerra mondiale, è a Udine quando è in corso la disfatta di Caporetto e ne vede le tragiche conseguenze, sia per i civili che per i militari. A piedi, distrutto dalla fame e dalla stanchezza riesce a raggiungere Padova attraversando il Tagliamento. A novembre del 1917 trasferito a Taranto, si imbarca per l'Albania e quindi raggiunge la Macedonia. E' con i radiotelegrafisti che, sempre a piedi e fra mille difficoltà, raggiunge la Serbia, dove hanno inizio le vittorie contro gli austriaci. A guerra finita, attraversa la Bulgaria e la Turchia e, ritorna in Italia.