Vita militare del Brigadiere a cavallo Ballarati Pietro
Pietro Ballarati
Vita militare di un carabiniere, col racconto dei suoi frequenti spostamenti, dei ricoveri per lievi malattie, ma soprattutto delle numerose punizioni che subisce e che lui trova ingiuste.
Arruolato "per senso di dovere e amor di patria" nei "Moschettieri delle Alpi", aderisce alla Repubblica sociale italiana per difendere il territorio dall'invasione degli stranieri. Al termine della guerra viene fatto prigioniero dagli americani e passa centoquaranta giorni nel campo di prigionia di Coltano, soffrendo per la fame e la mancanza di notizie da casa. Anche dopo la liberazione lui e la famiglia sono oggetto di persecuzioni e ingiustizie.
Dotato di quella fierezza tipica della cultura pastorale sarda, condannato per un reato gravissimo, a suo dire mai commesso, lasciandosi trasportare da sentimenti di profonda avversione contro un certo sistema, organizza e porta a termine un sequestro di persona con finalità estorsiva. Le cose finiranno con l'andare nel peggiore dei modi, con la morte dell'ostaggio e con la sua condanna all'ergastolo.