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1944 Avevo sedic'anni...

Alberto Ziviani

L'improvviso passaggio verso la maturità, è segnato, nella memoria di un pensionato milanese, dall'adesione al movimento partigiano e dalla deportazione in Germania. Sfuggito alla condanna a morte perchè ancora adolescente, vive l'incubo del lavoro forzato, dell'abbruttimento fisico e morale. Poi, con due compagni, la rischiosa fuga verso il confine con l'Italia, dove torna ancora diciassettenne ma già uomo.
Estremi cronologici
1927 -1974
Tempo della scrittura
1941 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
ricordi
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 522
Collocazione
MG/07

[...] Sabato 29

Giovanni Battista Roatta

Un medico di origine piemontese, ma trasferitosi nel capoluogo toscano, tiene un diario sul passaggio del fronte a Firenze e a Fiesole, descrivendo tutte le difficoltà di chi vive in una città occupata.
Estremi cronologici
1944 -1945
Tempo della scrittura
1944 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 41
Collocazione
DG/07

1944 Mi ricordo...

Sergio Cerri Vestri

La memoria, in forma di diario, di circa otto mesi di guerra nella provincia di Arezzo: un insegnante in pensione, allora adolescente, ripercorre la tensione di quel periodo, le ristrettezze, la violenza nazifascista e l'obbligo dello sfollamento. Di podere in podere, la famiglia si sposta con il solo necessario per sfuggire i frequenti bombardamenti, sino al rientro nel proprio paese ormai libero.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
2005 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 72
Collocazione
MG/07

Diario di guerra

Luigi Armentano Conte

Un maggiore della guardia di finanza, si trova nel 1944 a Lucca durante il passaggio del fronte. Continua il suo lavoro d'ufficio, ma vive i disagi della guerra: i bombardamenti, la scarsità di cibo, la mancanza di notizie da casa. Annota e commenta le distruzioni, le razzie, le ritorsioni dell'esercito tedesco in ritirata. Riesce finalmente a tornare a Roma con mezzi di fortuna il 15 ottobre 1944.
Estremi cronologici
1944
Tempo della scrittura
1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 44
Collocazione
DG/07

La bolgia dei vivi

Agenore Bertagna

A diciannove anni l'autore viene chiamato alle armi; è a Rovereto l'8 settembre 1943 quando, preso prigioniero dai tedeschi, è deportato prima in Polonia poi in Germania. Soffre la fame, il freddo, è costretto a lavorare anche dopo indicibili maltrattamenti e percosse: l'arrivo degli alleati nell'aprile del 1945 gli permetterà di tornare nella sua Verona.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1945
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 129
Collocazione
MG/07

Il Salviatino - Ricordi di guerra di un'adolescente 1940-1945

Sonia Ciapetti

Una pensionata fiorentina rievoca la propria adolescenza, che è coincisa con la guerra, di cui ricorda le privazioni, l'arrangiarsi, la paura dei tedeschi e dei bombardamenti. Poi la liberazione e l'arrivo degli alleati con inglesi e americani: alcuni di questi frequentano la loro casa e la mettono in imbarazzo facendole la corte.
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 123
Collocazione
MG/07

Nata sulla linea gotica

Giovanna Ferri

Infanzia, adolescenza e giovinezza di una pensionata emiliana: una vita famigliare serena, tante esperienze lavorative nell'età adulta, due gravi lutti che le portano via la figlia, poi il marito. Riesce comunque a gestire l'officina meccanica di famiglia e, superati i sessant'anni, si risposa.
Estremi cronologici
1939 -2005
Tempo della scrittura
2004 -2006
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 47
Collocazione
MP/07

Diciamo pane al pane

Giorgio Soppelsa

Figlio di madre ebrea, l'autore ripercorre la propria storia, dall'infanzia in una famiglia della piccola borghesia veneziana, poi nelle valli delle Dolomiti: vive la guerra, le persecuzioni, gli sfollamenti e il faticoso dopoguerra, interrogandosi profondamente sugli eventi epocali che hanno segnato la sua vita e quella di tutta la società italiana del secondo Novecento.
Estremi cronologici
Inzio: 1940
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1996 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 301
Collocazione
MG/07

Appunti

Raffaele Bernardi , Antonino Bernardi

Nel 1943 un tecnico delle ferrovie viene mandato da Firenze a Messina: così scrive un diario dove annota il pericolo giornaliero per le bombe, le fughe nei rifugi e la paura. Tornato a Firenze le cose non cambiano, anzi, viene catturato dai tedeschi e solo con la fuga sfugge alla deportazione: negli ultimi mesi prima della liberazione deve sfollare a Grassina, dove la ricerca del cibo diventa la priorità. Quest'ultimo periodo è quello che descrive nelle pagine finali anche il figlio, all'epoca dodicenne.
Estremi cronologici
1943 -1944
Tempo della scrittura
1943 -1944
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 49
Collocazione
MG/07

Memoria del tempo 1 - Memoria del tempo 2

Alberto Carati

La memoria di un pensionato ripercorre molti dei momenti più significativi della sua vita: l'infanzia, i bombardamenti su Bologna, la scuola, un breve excursus sui propri ascendenti. Il matrimonio e l'ingresso nel mondo del lavoro, delineano un futuro con maggiori opportunità.
Estremi cronologici
1930 -2001
Tempo della scrittura
2003 -2005
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 56
Collocazione
MP/07