Ricompilata dal figlio Alceste, la memoria che Augusto ha scritto perchè "nipoti e pronipoti si ricordassero di lui": rimasto orfano in tenera età, è affidato ad un ricco possidente che lo educa facendolo frequentare le scuole dei gesuiti. Di spirito liberale, il ragazzo cerca di sottrarsi alla rigidità delle regole educative e, sullo sfondo delle guerre d'indipendenza, entra nelle file garibaldine, partecipando a combattimenti e imprese. Trasmettendola al figlio, nutrirà ammirazione e stima verso l'eroe dei due mondi, espressione della lotta per il trionfo dei propri ideali.
Osservazioni e pensieri intorno ai tempi che corrono
Giuseppe Aurelio Lauria
Nel racconto di un uomo di legge dell'Ottocento, la cronaca minuziosa degli eventi che hanno segnato il Regno di Napoli e l'Italia, negli anni 1848 e 1849: la rivoluzione e la repressione di Ferdinando II, lo scisma siciliano, la prima guerra d'Indipendenza. A completare l'attento ritratto storico, considerazioni politiche, sociali e militari.
Un impiegato dell'Annona nello Stato Pontificio dal 1779 scrive un diario in cui annota ogni anno i principali avvenimenti nella città di Roma sotto il governo del Papa, oltre alla sua situazione lavorativa e familiare. Il figlio Giuseppe poi continua il racconto durante gli anni della Repubblica Romana e del passaggio di Roma al Regno d'Italia, che critica aspramente per "l'usurpazione sacrilega".