Parte dalla Sardegna il 7/11/1915, descrive la propria esperienza al fronte durante la Grande Guerra, fino al 1916 quando il proprio anno di nascita: 1887 gli fu fatale per passare al ruolo di "anzianità".
Descrive la propria partenza dalla Sardegna per andare a combattere al fronte. Parla della propria esperienza di guerra e dei vari spostamenti. Nel 1916 passò al ruolo di anziano, a causa del proprio anno di nascita: 1887.
Il diario riassume il vissuto dell'autore dal settembre 1914 al 1919 come militare, prima in sanità, poi in trincea nel Carso e sul Piave, in seguito, a guerra terminata, prima del congedo, in vari altri luoghi. Racconta di sé stesso, dei rapporti con i suoi compagni e con i suoi superiori. Riporta vari eventi ed episodi di combattimenti significativi legati alla Grande Guerra.
Durante la Grande Guerra, un militare lombardo scrive lettere dal fronte alla famiglia, rassicurando i propri cari sulle sue condizioni e commentando le notizie ricevute da casa.
Un militare triestino racconta la propria esperienza della ritirata di Caporetto, vissuta in prima persona tra Friuli e parte del Veneto. Le annotazioni sugli spostamenti e qualche notizia sulla guerra sono affiancate da descrizioni che forniscono l'immagine dell'entità della tragedia: paesini abbandonati o distrutti, civili disperati, profughi, soldati sbandati.
Un giovane forlivese racconta la propria esperienza sul fronte della Grande Guerra: arruolato appena diciannovenne, resta in servizio per quattro anni, fino alla fine del conflitto.