Il 24 maggio 1952 Antonio è ancora seduto sui banchi di scuola, terzo anno di ragioneria, a un passo dagli affetti di casa. Un'interrogazione andata male, la minaccia di una bocciatura, un gesto di ribellione punito con il rinvio a ottobre in tutte le materie. E una scelta impulsiva, enorme. Scappa in Francia in compagnia di un amico e, fermato dalla polizia perché clandestino, accetta di arruolarsi nella Legione straniera per evitare il carcere. L'addestramento feroce, le punizioni e le violenze gli fanno rimpiangere ogni giorno la scelta compiuta, ma tornare indietro è impossibile. Il padre smuove consoli, ambasciatori, autorità politiche italiane e france...
Estremi cronologici
1951
-1954
Tempo della scrittura
1952
-1954
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Fotocopia originale: 1
Originale autografo: 1
Allegati
Fotografie
L'autrice, nel condividere le proprie sofferenze con quelle dell'amica, ripercorre alcune tappe, talvolta molto dolorose, della sua vita e gioisce per aver sempre tentato di superarle, anche attraverso il difficile esercizio del perdono, conquistando, così, una sua piccola serenità.