Lettere a Rosaria, memorie e considerazioni di un uomo della strada
Edoardo Galli
Con una memoria mandata ad un'amica, come fosse una lettera, un commerciante, vedovo e pensionato, spera di vincere la sua crisi depressiva. Rosaria, l'amica svizzera, riesce a fargli riacquistare fiducia in se stesso e gli permette di uscire dalla solitudine benché la diversità di carattere e di abitudini di vita non permettano al rapporto di decollare più saldamente.
Un percorso di vita, nella provincia padovana, di una donna che ha ritrovato la madre troppo tardi. L'autrice, in pensione e vedova, torna a scuola a 50 anni e da questa esperienza sente il bisogno di annotare gli stati d'animo che emergono dal ricordo della sua infanzia di bambina allevata dal nonno.
Un giovane contadino della provincia di Arezzo è richiamato alle armi durante la Prima guerra mondiale e inviato al fronte. Scrive ai genitori per rassicurarli. Proviene da una famiglia di mezzadri, è sposato con un figlio. Poiché arruolato nei Carabinieri viene richiamato anche nella Seconda guerra mondiale in varie località, ma non al fronte. In quel periodo scrive e riceve lettere dalla moglie ammalata e dal figlio. Dopo la prematura scomparsa della consorte si risposa e comunica con il figlio, anche lui carabiniere, attraverso la corrispondenza epistolare. L'epistolario contiene anche due lettere della cognata che approva il nuovo matrimonio.