Un forte boato poi il nulla. Una testimonianza del terremoto friulano del '76 scritta da una giovane donna che, con coraggio, affronta i lutti, la miseria, la paura, la vita nelle tendopoli e, infine, la ricostruzione.
L'Aquila, scossa di terremoto 6.3 scala Richter durata della scossa 29 secondi
Simona Giannangeli
Il diario da terremotata di un'avvocatessa aquilana, fidanzata con Stefano e scampata per caso al crollo del soffitto della sua casa nella notte del 6 aprile 2009. La scossa diversa dalle altre, la fuga, il crollo, lo stupore, l'affannosa ricerca di amici e parenti, il dramma del letto, la tristezza della nuova quotidianità. Un dolore profondo che per mesi l'attanaglia, una rabbia che la pervade impedendole di urlare, la partecipazione al dolore dei genitori che nel crollo della casa dello studente hanno perso i figli, le marce di protesta, le battaglie legali.
Il diario di lavoro di un docente di Letteratura italiana e latina al Liceo, scritto per ricordare il suo ultimo anno nella provincia abruzzese. Riporta la quotidianità della vita di classe, gli errori degli studenti, il loro modo di fare e di non fare, i loro quesiti e i loro compiti ma non solo: un diario per meditare sul proprio ruolo, sul proprio bagaglio culturale e su quello dei colleghi. Le pagine registrano il trauma del terremoto che colpisce la popolazione abruzzese nel mese di aprile: l'interruzione dei programmi scolastici, lo sfollamento, gli scrutini. E ancora: la solidarietà iniziale, le promesse dei politici, la vita nelle tendopoli e la quot...
6 aprile 2009:la scossa di terremoto, la casa nel centro storico de L'Aquila danneggiata, l'inizio di una vita da sfollata in perenne vacanza a Montesilvano. Un'insegnante in pensione racconta attraverso il suo diario l'esperienza traumatica conseguente all'evento sismico: mesi di pasti pronti e nottate trascorse con i figli nella stessa stanza dino alla decisione di trasformare l'appartamento al mare nella propria dimora.