Amica ed estimatrice di un sacerdote missionario, una donna sente la necessità di stabilirsi in Brasile per fare opera di volontariato. Qui, conosce la bambina che manteneva da qualche anno, in orfanotrofio. Rientrata in Italia, si fa raggiungere dalla piccola. Quando questa è diventata adulta, le due donne torneranno in Brasile per dimostrare alla più giovane delle due che della mamma, "quell'altra", si è persa ogni traccia.
Un medico toscano racconta i suoi viaggi in America Latina in autobus, treno e autostop. Incontra persone del luogo, visita città, paesi e villaggi osservando i paesaggi, ma soprattutto è attratto dalla vita quotidiana della gente del posto.
Un'insegnante della scuola per l'infanzia torna in Africa dopo ventisei anni per prendere con sé e portare in Italia il marito, sudanese di etnia Nuer, rifugiato in un campo profughi in Etiopia, semiparalizzato per un ictus. Nel diario di un mese di soggiorno ad Addis Abeba, si raccontano le difficoltà per mettersi in contatto con l'uomo e superare la burocrazia necessaria ad avere i visti per il suo trasferimento, nonché il caos dovuto alla diversità di lingue e culture. Ora sono in Italia e lei è riuscita a farlo curare.
Il trasferimento per motivi di lavoro in Sudafrica segna l'inizio di una nuova vita per l'autore, responsabile delle sedi estere Alitalia, a contatto con i paradossi di una situazione politica complicata, in un paese dove esiste ancora l'Apartheid. Nel 1988 si trasferisce con la moglie in Brasile, mentre la figlia preferisce continuare gli studi a Johannesburg. Dai profumi e colori africani alla vita della metropoli di San Paolo, una realtà sconvolgente di miseria, corruzione, degrado morale che si riflette anche nella sua vita quotidiana. Nel 1992 torna nell'Africa che ha sempre rimpianto.
Due operatori sociali portano l'esperienza della clownerie all'interno di un gruppo di bambini che vive nel complicato contesto di un quartiere "difficile" dell'estrema periferia nord di Milano. Il progetto si sviluppa nell'arco di tre anni durante i quali gli educatori-clown con grande fatica, cercando di non lasciarsi coinvolgere nelle problematiche delle famiglie, riescono a conquistare un poco la fiducia e talvolta forse anche l'amicizia dei piccoli.