Una donna toscana racconta la propria storia familiare e gli anni dell'infanzia. Persa la madre in tenera età, per alcuni anni è affidata agli zii e torna poi a casa quando il padre si risposa.
Ricordi di infanzia e giovinezza di un gruppo di amici e parenti umbri, che dagli anni Quaranta raccontano infanzia, giovinezza, lavoro, amore, famiglia e amicizia. Numerosi ricordi appartengono al mondo contandino, vissuto dalla maggior parte degli autori.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1934-1942
Fine presunta: 1994-2000
Ventisei anni di vita racchiusi in altrettante agende, scritte con inchiostri colorati, arricchite da disegni, fotografie, cartoline e ritagli di giornale: Linda inizia a scrivere da bambina, mentre frequenta la scuola elementare, e continua costantemente quasi come in un processo di formazione identitaria e di passaggio verso l'età adulta. La sua pratica autobiografica rappresenta un tratto distintivo delle generazioni di adolescenti che si sono succedute tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, che hanno cominciato a scrivere di sé sui diari di scuola, sulle agende che potevano servire anche per appuntare i compiti, ma non solo. Studentessa d'arte, a...