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1944 Avevo sedic'anni...

Alberto Ziviani

L'improvviso passaggio verso la maturità, è segnato, nella memoria di un pensionato milanese, dall'adesione al movimento partigiano e dalla deportazione in Germania. Sfuggito alla condanna a morte perchè ancora adolescente, vive l'incubo del lavoro forzato, dell'abbruttimento fisico e morale. Poi, con due compagni, la rischiosa fuga verso il confine con l'Italia, dove torna ancora diciassettenne ma già uomo.
Estremi cronologici
1927 -1974
Tempo della scrittura
1941 -2003
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
ricordi
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 522
Collocazione
MG/07

Viaggio nel cuore

Maria Rita Desideri

Il percorso interiore di una donna impiegata nella pubblica amministrazione, è affidato a una memoria da cui emergono nitidi i ricordi di un'infanzia senza affetti, delle scelte lavorative e il dolore per la figlia, diversamente abile, alla quale riesce però a trasmettere il necessario senso di autonomia e stima.
Estremi cronologici
1953 -2004
Tempo della scrittura
2002 -2004
Tipologia testuale
Autobiografia
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 41
Collocazione
MP/07

La casa della musica

Daniel Ortega

La lunga e faticosa ricerca di serenità, nella memoria di un restauratore italiano, residente da molti anni a Ibiza. Cresce in una famiglia numerosa, con un padre che raramente gli ha dimostrato stima e affetto, e una madre a cui è molto legato ma che morirà prematuramente. Sposatosi ancora giovane e padre di un bambino, lascia il lavoro e per un periodo ha problemi con la giustizia, una volta risolti emigra in Francia poi in Spagna. Separatosi e dopo aver perso i genitori, supera una forte depressione grazie all'amore per la donna con cui formerà una "vera famiglia".
Estremi cronologici
Inzio: 1950
Fine presunta: 1980-1989
Tempo della scrittura
1981 -2006
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 102
Collocazione
MP/07

Sabato Santo. Gli occhi di Cassandra

Giovanna Sbrilli

Dopo un breve racconto sul nonno ucciso alla fine della seconda guerra mondiale, una donna toscana ricorda il suo impegno per la pace, insieme a tanti altri giovani, nel periodo della prima guerra del Golfo. Da Arezzo tengono collegamenti con il movimento pacifista di altre città, partecipano a manifestazioni e ne organizzano. Nascono amicizie e amori, lei si sposa. Subirà perquisizioni in casa, dopo l'omicidio di Giorgieri per mano delle Brigate Rosse.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1980-1989
Fine: 1991
Tempo della scrittura
1991 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
pp. 49
Collocazione
MP/07

La mia storia un ragazzo della strada

Paolino Bilardo

Ormai pensionato, un dirigente amministrativo presso i più importanti ospedali romani, ripercorre gli anni critici della sua infanzia e adolescenza: continui traslochi in case molto modeste, il lavoro precario del padre, le aspettative della madre, l'esperienza bellica. La separazione dei genitori, la ricerca di un lavoro stabile e la scomparsa della madre, segnano il passaggio verso la maturità. L'incontro con la donna che poi sposerà, l'assunzione e l'impegno sindacale, daranno stabilità ad una vita non certo facile.
Estremi cronologici
1925 -2005
Tempo della scrittura
1990 -2005
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 177
Collocazione
MP/07

Lettere di Pato

Carlo Carlucci , Walter Fritz

Lettere dal carcere di Sollicciano (Firenze), di un rifugiato cileno in Italia che aspetta il processo per l'omicidio della donna amata. Scrive all'amico evidenziando la sua solitudine e il dolore per il gesto commesso. L'epistolario è accompagnato da una nota introdduttiva di Carlo Carlucci che disegna il profilo del protagonista di questa storia, le cui tinte forti non sarebbero emerse dalle sole missive.
Estremi cronologici
1979 -1989
Tempo della scrittura
1983 -1984
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Memoria
poesie
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 40
Collocazione
E/07

Come eravamo

Giovanna Fidora

Nella memoria di una pensionata, nata in Austria ma cittadina italiana, il racconto di una giovinezza spensierata, anche se segnata dalle difficoltà della guerra: appartenente ad una agiata famiglia, sposa felice e madre di due figli, con la chiusura della miniera di lignite di proprietà del suocero affronta un delicato periodo di ricostruzione. Trasferitasi a Roma dall'Umbria, assiste ai trionfi del marito, direttore della Ferrari corse e si avvicina al giornalismo.
Estremi cronologici
1942 -1981
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 56
Collocazione
MP/07

Lettere dall'altro mondo

Raffaella Traniello

Lettere in forma di diario, che una giovane mamma invia alla famiglia in Italia: in Nuova Zelanda con il marito, ingegnere idraulico, e madre di tre bambini, per e-mail racconta della vita di ogni giorno, dei traslochi faticosi, dell'adattamento ad abitudini così diverse da quelle italiane. L'amicizia stretta con i colleghi di lavoro, con vicini di casa e le insegnanti dei figli, le sarà utile per non sentire troppo la nostalgia e superare le difficoltà.
Estremi cronologici
2001 -2005
Tempo della scrittura
2001 -2005
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 212
Collocazione
E/07

Per invidia o gelosia ci hanno fatto del male

Antonio Sbirziola

Un siciliano emigrato in Australia ritiene che la depressione che ha colpito la moglie, sia causata da "invidia o gelosia". Dopo vari tentativi affidati a diversi guaritori, sarà un medico psichiatra a curare la donna e a farle ritrovare serenità assieme alla famiglia.
Estremi cronologici
1988 -1990
Tempo della scrittura
1999
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Originale dattiloscritto: 1
Consistenza
pp. 51
Collocazione
MP/07

Disperata e pazza fame d'amore

Francesca Farina

Un'insegnante di origini sarde, ma residente a Roma, affida al suo diario le inquietudini che l'angosciano: il lavoro precario, il difficile rapporto con i colleghi, la complessa storia con l'uomo che ama, pur essendo ancora mentalmente legata alla precedente. Dopo un anno di lavoro a Belluno rientra nella capitale e, mentre ottiene la cattedra in un scuola media di Tivoli, continua gli studi universitari e la preparazione per il passaggio alle superiori: una ricerca continua di equilibrio interiore e di fiducia in se stessa.
Estremi cronologici
1986 -1991
Tempo della scrittura
1986 -1991
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 183
Collocazione
DP/07