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Una città di nome Lattes

Giuseppe Lattes

L'autore, dirigente d'azienda torinese, scrive la storia della sua famiglia, ebrei residenti a Torino ma originari della Francia. Il padre è un industriale, ha tre fratelli e vive un'infanzia e giovinezza serene ben inserito nella società. Durante una vacanza sulle pendici del Monte Bianco si innamora a prima vista di una ragazza. L'inizio dell'idillio per ogni coppia normale ma siamo nel 1937 e la campagna antiebraica del regime e della stampa fascista comincia ad essere più intensa e le leggi razziali impediscono l'unione tra "ariani" e "non ariani". Inizia la convivenza che porta alla nascita di una figlia, preceduta da un matrimonio clandestino, e il rap...
Estremi cronologici
1900 -1949
Tempo della scrittura
1989 -1993
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Formato Digitale: 1
Consistenza
80 p.
Collocazione
MG/17

[...] Ho ripensato alla cosa...

Gabriella Venturini

Lettere, pagine di diario e memorie che raccontano la vita di una donna nell'arco di circa ottant'anni. La famiglia e l'amore sono i temi principali della narrazione, le lettere la forma di scrittura più consistente.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1920-1929
Fine: 2004
Tempo della scrittura
1957 -2004
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Memoria
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 1
Allegati
Consistenza
1144 p.
Collocazione
E/Adn2

Un diario a quattro mani - scambi epistolari autobiografi tra due anziani medici

Giorgio Bignami , Girolamo Digilio

Due medici che vivono a Roma si incontrano al Comitato Etico e diventano amici. Si scambiano mail per raccontarsi la propria vita dall'infanzia, la guerra, le scuole, le rispettive professioni. Girolamo viene dalla provincia e la sua famiglia di insegnanti appartiene alla piccola borghesia mentre Giorgio ha padre e nonno illustri medici universitari, mentre la madre è archivista in Vaticano: osservano le differenze tra le rispettive esperienze infantili dovute al diverso contesto sociale nel quale sono vissuti.
Estremi cronologici
1930 -1965
Tempo della scrittura
2012 -2016
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
112 p.
Collocazione
MP/17

Mi MU MA

Francesca Bernardi

L'autrice ricorda gli anni della sua partecipazione al Coro dell'Antoniano di Bologna e allo Zecchino d'Oro: le canzoni, le uscite anche all'estero, le riprese televisive, il grande rapporto di affetto e di stima con Mariele Ventre, direttrice del coro, che faceva sopportare i ritmi incalzanti di questa esperienza.
Estremi cronologici
1971 -2016
Tempo della scrittura
2016
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
145 p.
Collocazione
MP/17

I nostri ricordi di un tempo lontano

Clelia Marchi

Una contadina del mantovano racconta la propria vita a partire dall'infanzia, parlando soprattutto della famiglia e del lavoro in campagna. La morte dell'amato marito in un incidente stradale la segna profondamente e la scrittura la aiuta a superare il dolore. Parte della scrittura è in dialetto e il testo comprende anche alcune poesie.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1910-1919
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
Inzio: 1974
Fine presunta: 1990-1999
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 1
Consistenza
888 p.
Collocazione
MP/Adn2

Parole dentro

Paola Nepi

La vita dell'autrice si stravolge a nove anni dopo la scoperta di una malattia che in futuro si scoprirà essere la distrofia muscolare. Le estenuanti visite specialistiche, le prime diagnosi errate (leggera scoliosi) e l'uso di dispositivi di correzione invasivi come il busto e il letto di posizione sgretolano la spensieratezza della piccola Paola, che subisce anche le violenze verbali delle coetanee. L'avanzare della malattia la costringe ad abbandonare gli studi ma non perde la voglia di vivere, per se stessa e per chi le vuole bene, a partire dal padre. Una breve rinascita, seguita da nuovi ricoveri e cure sperimentali, pellegrinaggi e presunte terapie mi...
Estremi cronologici
1942 -2016
Tempo della scrittura
2014 -2016
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
182 p.
Collocazione
MP/17

Salerno 1940/1943. Ricordi di guerra di Enrico Marano

Enrico Marano

Enrico ha cinque anni quando l'Italia entra in guerra, ma i suoi ricordi sono vividi: la scuola, la famiglia, lo sfollamento per sfuggire ai bombardamenti, la caduta del Fascismo, l'armistizio e l'illusione della fine della guerra e, infine, la tragica morte della sorella maggiore uccisa da una granata inglese.
Estremi cronologici
1939 -1943
Tempo della scrittura
2013
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
23 p.
Collocazione
MG/Adn2

Questa è stata la mia vita

Guido De Marzi

L'autobiografia di un dottore agrario dalla vita professionale particolarmente intensa. Militare nella Grande Guerra, poi docente, dagli anni del secondo conflitto e fino al termine della sua attività professionale ricopre incarichi pubblici di grande responsabilità nel settore dell'agricoltura e dell'alimentazione, nonché in seno alla Corte dei Conti, lavorando per decenni al fianco delle principali figure politiche del Paese.
Estremi cronologici
1893 -1976
Tempo della scrittura
1975 -1976
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
205 p.
Collocazione
MP/Adn2

Nipoti miei immaginari

Gioietta Torricini

L'autrice è una ragazza fiorentina che grazie a capacità e determinazione riesce a terminare gli studi e a raggiungere un'affermazione nel campo del lavoro. Le pagine della sua autobiografia raccontano una vita molto intensa, piena di eventi e impegni, emozioni con risvolti anche dolorosi come quello della crisi coniugale che le provoca sofferenza e la spinge ad entrare in un doloroso percorso di analisi. Ampio spazio è dedicato alla vita del figlio e al ricordo di tutti gli eventi storici e politici, di tutti i fenomeni sociali e culturali dei vari decenni che attraversa.
Estremi cronologici
1937 -2014
Tempo della scrittura
2010 -2014
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
846 p.
Collocazione
MP/17

Il bastian contrario

Liana Soligo

Attraverso dei flash ricavati dalle sue memorie l'autrice presenta la sua vita di bambina timida e insicura: per trovare una sua autonomia lascia la casa in cui è cresciuta e i genitori per trasferirsi in una città dove svolge il lavoro di insegnante. Riflette sul passato per capire le sue fragilità.
Estremi cronologici
1944 -2003
Tempo della scrittura
2007
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 4
Consistenza
145 p.
Collocazione
MP/17