Un militare veneziano è in servizio in Croazia al momento dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Preso dai tedeschi, è deportato in Germania, internato e avviato al lavoro coatto a Brema. Alle privazioni e alle difficoltà della prigionia si aggiungono i pericoli dei bombardamenti, che interessano ripetutamente la città. Terminata la guerra e tornato libero, inizia insieme ad alcuni compagni un viaggio a piedi verso l'Italia, ma viene fermato dagli alleati e destinato a un campo per i prigionieri italiani, in attesa di essere rimpatriato.
Una dodicenne piemontese inizia a tenere un diario, che prosegue a scrivere per oltre un decennio. Oltre al racconto delle vicende quotidiane, della scuola, delle vacanze, delle amicizie e degli amori, tra le sue pagine trovano spazio sfoghi, riflessioni e analisi di un mondo interiore in crescita e in costante cambiamento, tra paure e desideri.