L'autore, nato in provincia di Cuneo, traccia la storia della famiglia, una delle più note della borghesia piemontese. Allievo dell'Accademia navale di Livorno dopo l'8 settembre 1943 viene imbarcato sul "Saturnia" con altre unità della Marina Militare, diretti a Malta. A causa di un incidente in mare scendono a Brindisi dove rimangono alcuni mesi, senza poter raggiungere l'isola del Mediterraneo. Per aver disobbedito ad un ordine dei superiori, viene confinato nell'isola di San Pietro, davanti al Golfo di Taranto. Liberato dopo 40 giorni torna a casa dove ritrova la famiglia, senza il padre.
Nel novembre del 1986 muore Marianna, moglie amatissima e nel dicembre dello stesso anno Emanuele inizia a scrivere la sua memoria, dal titolo significativo, nella quale ripercorre la sua intera e ricca esistenza. La nascita a New York e l'immediato rientro della sua famiglia in Sicilia, la scuola, l'infanzia e l'adolescenza vissute dignitosamente ma con la necessità di lavorare fin da piccoli; poi la guerra, il servizio militare, mal sopportato, in Africa ed il dopoguerra in Sicilia quando sviluppa le sue capacità di commerciante; infine l'incontro con il grande amore ed il "ritorno" a New York dove, con grande impegno e sacrificio, realizzerà i suoi sogni.
Dopo l'8 settembre 1943 un militare aderisce alla Resistenza e in seguito combatte tra le fila dell'esercito cobelligerante. Poco tempo dopo la fine della guerra si congeda dall'esercito e torna alla vita civile, trova lavoro, si sposa e si dedica con continuità alla propria passione artistica.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1930-1939
Fine: 2011
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2011-2012
Fine presunta: 2011-2012
Epistolario che si stratifica con la corrispondenza scambiata dalla famiglia Mazza tra il 1912 e il 1917: 560 tra lettere e cartoline spedite e ricevute nell’arco di 5 anni, firmate in via prevalente da un padre (Roberto, ufficiale di artiglieria) una madre (Serafina, crocerossina) e un figlio (Giuseppe, sottotenente di fanteria) coinvolti in prima persona nell’esperienza della Prima guerra mondiale. Tra la prima lettera in cui compare un esplicito riferimento alla presenza di un membro della famiglia al fronte (da Serafina a Roberto 23 luglio 1915) e l’ultima lettera iniziata a scrivere da Giuseppe poco prima di essere colpito a morte da una pallottola aust...