Durante la Seconda guerra mondiale, un militare che partecipa alla Campagna di Russia scrive alla moglie lettere dal fronte. Rimpatriato a causa di un congelamento ai piedi, trascorre un periodo in ospedale e poi continua il suo servizio volontario nella Milizia Confinaria, proseguendo la corrispondenza con l'amata consorte.
Durante la Seconda guerra mondiale, un autiere ventenne inviato sul fronte russo tiene un diario dove annota le vicende del conflitto e le esperienze personali. I combattimenti e le difficoltà legate al freddo e al territorio ostile animano le sue pagine accanto alle descrizioni del paesaggio e dei costumi russi e al racconto delle amicizie femminili. Le annotazioni del giovane militare si concludono con l'attesa del rimpatrio, nel marzo del 1943.
Memoria autobiografica che parte dal 2 aprile 1935, giorno in cui l'autore viene chiamato a prestare servizio militare nei bersaglieri. Descrive il rientro, il matrimonio e il temuto richiamo a seguito dell'entrata in guerra dell'Italia dieci giorni dopo la cerimonia. La prima esperienza di guerra è in Croazia, spettatore impotente dei massacri compiuti dagli ustascia, poi in azioni militari contro i partigiani. Dopo un breve rientro a casa la partenza per il fronte russo sul Don, da cui tornerà prima della disfatta finale a causa della morte della madre. Da questo momento non tornerà più a combattere ma racconta i bombardamenti di Firenze e Bologna, vissuti...