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Diario della mia vita

Gino Rada

E'un bambino di nove anni quando si trasferisce in Libia dove la sua famiglia si conquista un certo benessere che, purtroppo, è di breve durata perché scoppia la guerra. Insieme ai fratelli viene rimpatriato ed ha inizio la sua odissea: le colonie nella riviera, i vari collegi, fino alla fuga verso il Veneto dove si ricongiunge con la sorella. Con la pace arriva la vita da profugo ed il peregrinare tra i vari campi nell'illusione di un prossimo ritorno in Africa. Il padre, rientrato in Italia, riesce a riunire tutta la famiglia nel paese natale.
Estremi cronologici
1931 -1953
Tempo della scrittura
1953
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 26
Collocazione
MP/T2

Cinquemilagiorni

Domenico Rossi

L'autore nasce ad Arezzo nel 1953 dopo un parto travagliato nel quale la madre perde la vita. Il padre vive lontano, a Upachi, lo lascia al brefotrofio finché una signora caritatevole lo preleva e lo tiene con sé per quattro anni. Viene poi messo in un collegio di suore a Faltona, poi a Bibbiena e infine in provincia di Grosseto, dove prende il diploma di tecnico agrario. L'infanzia e la giovinezza trascorrono nella solitudine e abbandono, che riuscirà a riscattare formando una famiglia che gli restituirà l'amore mancato.
Estremi cronologici
1953 -1971
Tempo della scrittura
2006 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 159
Collocazione
MP/13

La vita e il sogno

Umberto Franchi

Nasce in un ambiente povero, esposto a forme di degrado, e nel crescere vive sempre più profondamente l'ingiustizia della differenza di classe; questo lo induce ad impegnarsi nel mondo sindacale, lottando per i diritti dei lavoratori e facendo anche una bella carriera all'interno della CGIL, dalla quale si dimetterà nel 2010, in dissenso con un mondo sindacale che non riflette più i suoi ideali ed i suoi sogni.
Estremi cronologici
1949 -1989
Tempo della scrittura
2009 -2010
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
93 p.
Collocazione
MP/Adn2

Una bambina a Villata in tempo di guerra

Francesca Bottino

Francesca nasce nel 1929 a Villata, in provincia di Vercelli, in una famiglia patriarcale dove il capo famiglia è il nonno e dove ognuno svolge il suo compito. Racconta come si svolgeva la vita intorno a lei, dal lavoro delle mondine nelle risaie agli amori che nascevano, alle regole dell'Italia nel periodo fascista per lei che andava ancora a scuola. Con l'entrata in guerra iniziano le tribolazioni, gli uomini partono, le donne e gli anziani hanno il compito di mandare avanti il lavoro nei campi. Due zii contadini sono richiamati alle armi e condotti prigionieri fino alla Liberazione.
Estremi cronologici
1935 -1945
Tempo della scrittura
2012 -2013
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
41 p.
Collocazione
MG/18

Una piccola vita

Jerta Parisi

L'autrice racconta la sua nascita e infanzia non sempre felice a causa delle frequenti malattie che colpivano sia lei che i suoi genitori. Studia e si diploma ragioniera, ma ama leggere, scrivere poesie e fare teatro. Nel 1976 si sposa e aiuta il marito nell'attività di pasticceria. Nascono due figli che le danno soddisfazioni. Descrive l'ambiente in cui vive, i viaggi, i luoghi visitati, terminando il racconto con delle poesie.
Estremi cronologici
1952 -2017
Tempo della scrittura
2014 -2017
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
128 p.
Collocazione
MP/18

Flash di vita

Alberto Canfora

Un gustoso collage del visssuto dell'infanzia e dell'adolescenza di un ragazzino appartenente ad un'agiata famiglia romana che, senza grande convinzione, aderisce alla società fascista del tempo fino agli eventi bellici i quali, pur affrontati senza troppe diffficoltà, segnano l'esistenza del nucleo familiare. Sullo sfondo la vita e le vicissitudini della città e del quartiere dove l'autore vive.
Estremi cronologici
1934 -1978
Tempo della scrittura
1997
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
41 p.
Collocazione
MP/Adn2

... con filiale amore Dedico

Maria Lena Cosci

L'autrice presenta questo viaggio nelle vicissitudini della sua genealogia come una personale necessità "Per recuperare la memoria storica della mia famiglia e mia"; e nel rievocare le vicende famigliari rievoca anche le piccole e grandi vicende che hanno caratterizzato la quotidianità del nostro popolo nel corso del Novecento.
Estremi cronologici
1877 -1972
Tipologia testuale
Storia familiare
Tipologia secondaria
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
208 p.
Collocazione
A/Adn3

[...] Il biglietto qui unito mi venne lanciato dal balcone

Ida Nencioni

Una donna settantenne, affetta da gravi turbe psichiche, annota con sconvolgente purezza i piccoli eventi quotidiani della vita nelle case popolari milanesi e delle sue degenze ad Anghiari e nel manicomio di Arezzo: una testimonianza aspra del calvario a cui erano sottoposti in certi istituti i malati di mente. Dopo l'approvazione della legge 180 è seguita a domicilio dal Servizio Igiene Mentale di Sansepolcro e, chiusa nella sua "casa - scatolino", scrive anche le proprie memorie d'infanzia.
Estremi cronologici
1907 -1984
Tempo della scrittura
1979 -1984
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Autobiografia
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
pp. 66
Collocazione
DP/98