Un racconto autobiografico per ricordare alcuni momenti della propria vita: L'infanzia, la giovinezza, le amiche: momenti lieti, ma anche la perdita prematura del padre e l'obbligo di trovare un lavoro in fabbrica; l'incontro con l'uomo che poi sposerà; la perdita di una figlia colpita da leucemia infantile; il delicato e complesso rapporto con l'altra figlia e il marito. Sullo sfondo, l'immagine di una donna delusa dal tanto lavoro e dagli affetti familiari.
Un improvviso malore costringe una donna ad interrompere una vacanza a casa della figlia. Le analisi seguenti diagnosticano una grave malattia, che costringerà la donna a sottoporsi a pesanti cure e ad una lunga convalescenza. Durante questo periodo raccoglie alcuni ricordi di gioventù su dei fogli sparsi, rivolgendo particolare attenzione alle vicende che coinvolgono Trieste, durante e subito dopo la fine dalla Seconda guerra mondiale. Il racconto è ogni tanto interrotto dal pensiero della malattia che la affligge.
21 marzo: primo giorno di primavera al tempo del Coronavirus
Anna Gennai
Durante la quarantena dovuta dall'emergenza sanitaria Covid-19, arriva il primo giorno di primavera e una donna, trovandosi nel suo giardino, vede la tartaruga Celestina svegliarsi dal letargo. Celestina è il nome che le diede la figlia Martina. Rivedendo la tartaruga, torna alla mente della donna il ricordo di sua figlia che ha perso all'età di trenta anni a causa di una grave leucemia. Inizia così a pensare a tutti gli episodi di sua figlia legati a quella tartaruga. Per un attimo sparisce la pesantezza del momento e nasce il lei la speranza.
Una donna racconta il lungo calvario affrontato dopo la diagnosi di leucemia mieloide acuta, arrivata per lei come un fulmine a ciel sereno poco dopo i cinquant'anni. Terapie invasive, somministrazioni massicce di medicinali che la indeboliscono nel corpo e nella mente, il trapianto del midollo e il successivo manifestarsi della Graft versus host disease, una complessa reazione immunologica legata a esso. Nel corso degli anni si rivolge a diversi ospedali, in cerca delle migliori cure; talvolta ottiene dei lievi miglioramenti, spesso seguiti però da ricadute, senza che arrivi mai per lei una guarigione completa.