Raccontare ai nipoti la bellezza e la ricchezza dell'umanità del loro nonno: ecco il fine dello scritto di don Marco che rievoca con tenerezza e semplicità il rapporto, intimo e bello, con suo padre ma anche con i Bepini, come erano chiamati, nell'ambito famigliare e amicale, i suoi amatissimi genitori.
A metà degli anni Sessanta, un dodicenne lombardo inizia a scrivere un diario, che proseguirà fin nel nuovo millennio. La famiglia, la scuola prima e il lavoro poi, le relazioni sociali, la fede e l'impegno nel mondo religioso, la politica sono i temi principali di una scrittura fortemente introspettiva che è cronaca di quarant'anni di vita tra l'infanzia e l'età adulta.
Una donna, nata e cresciuta in una cittadina del milanese dove ancora abita, ricorda gli anni dell'infanzia e della giovinezza. Il tempo che passa trasforma l'aspetto urbano e cambia molte altre cose, ma "non cancella i ricordi e rende viva la memoria".
Una donna, nata in Slovenia nel 1942, a metà degli anni Cinquanta giunge da esule a Trieste insieme alla famiglia e affronta numerose difficoltà legate alla condizione di profuga. In giovane età trova - mantenendola poi per tutta la vita - la fede e la sua intera esistenza conosce un grande e duraturo cambiamento. Impegnata in ambito religioso e nel volontariato, vive l'esperienza missionaria in Africa, lavora come insegnante e si dedica alla scrittura. La sua ultra quarantennale testimonianza autobiografica - prevalentemente di natura epistolare - racconta le attività e le questioni di cui si occupa nel corso degli anni, testimonia una ricca rete di relazio...