Un alpino - internato nei campi tedeschi - racconta la propria esperienza militare durante la Seconda guerra mondiale. Chiamato alle armi alla vigilia del conflitto, presta poi servizio sui fronti francese, albanese e russo.
Un militare fiorentino in servizio sul fronte albanese durante la Seconda guerra mondiale scrive per alcuni mesi un diario giornaliero dove annota le attività belliche e le difficoltà della vita militare. Il diario si chiude al suo rientro in Italia nel giugno del 1941.
Nel 1939 un funzionario romano del Ministero dell'Educazione in servizio in Albania come consigliere permanente inizia a scrivere un diario della propria esperienza lavorativa, che prosegue poi nel Sud Italia e nella capitale. La caduta del fascismo e le vicende che scaturiscono dall'armistizio dell'8 settembre 1943 e della successiva occupazione tedesca generano in lui una progressiva presa di coscienza, che dopo il suo rifiuto di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e culmina nel definitivo e irrevocabile abbandono dell'attività politica quando nella primavera dell'anno successivo apre una libreria. Il suo diario testimonia, oltre alle vicende personal...
Durante la Seconda guerra mondiale un militare siciliano presta servizio in Albania e in Grecia e dopo l'armistizio dell'8 settembre 1945 viene internato in Germania. Nella sua memoria descrive le condizioni durissime prima del periodo trascorso al fronte e poi della prigionia, tra violenze, fame, lavoro forzato e bombardamenti. Rientrato in Italia nell'agosto del 1945, raggiunge il proprio paese natale ma il ritorno a casa non ha per lui la gioia sperata.