Un marchigiano nato sul finire dell'Ottocento racconta, scrivendo in dialetto, la propria vita a partire dall'infanzia. Nato in una famiglia contadina, lavora fin da piccolo affrontando grandi difficoltà e non ancora maggiorenne emigra negli Stati Uniti, dove resta per più di dieci anni. Tornato in Italia, si sposa dopo poco tempo e diventa padre, si sposta in città e lavora per molto tempo come giardiniere.
Estremi cronologici
Inzio: 1889
Fine presunta: 1959-1977
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 1970-1977
Fine presunta: 1970-1977
Un ultranovantenne nato sul finire degli anni Venti scrive la propria autobiografia, ripercorrendo le tappe principali di una vita lunga e non priva di difficoltà. Una parte significativa del suo racconto è dedicata al figlio, nato con una malformazione cardiaca e curato anche negli Stati Uniti, ma poi scomparso prematuramente.
Un aretino nato negli anni Quaranta scrive la propria autobiografia, raccontando la famiglia, lo studio, il lavoro e gli hobby. Gran parte della sua vita professionale si svolge nel comparto dell'abbigliamento, dove lavora come rappresentante e imprenditore, ed è testimone nel corso della sua carriera dei diversi mutamenti del settore.
Un uomo - nato in una famiglia contadina di cui ripercorre la storia - racconta la propria vita a partire dall'infanzia. I lavori agricoli, gli studi, il matrimonio e la nascita delle figlie, l'amicizia e la passione per lo sport sono i temi principali della sua narrazione.