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L'altra faccia della storia

Renato Fucini

Arruolato "per senso di dovere e amor di patria" nei "Moschettieri delle Alpi", aderisce alla Repubblica sociale italiana per difendere il territorio dall'invasione degli stranieri. Al termine della guerra viene fatto prigioniero dagli americani e passa centoquaranta giorni nel campo di prigionia di Coltano, soffrendo per la fame e la mancanza di notizie da casa. Anche dopo la liberazione lui e la famiglia sono oggetto di persecuzioni e ingiustizie.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1998
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 44
Collocazione
MG/08

[...] La data è di quelle che si ricordano

Luca Latini

Un giovane padre di famiglia diventa vittima di un suicidio mancato. Le conseguenze del gesto sono però traumatiche: trascorre mesi in cui non sa se riuscirà di nuovo a camminare, tra terapie faticose, affrontate con la speranza e la voglia di tornare ad essere di nuovo autosufficiente. A distanza di quattro anni ci riesce, consapevole che ha avuto una bella opportunità per riscoprire il valore della vita e dei sentimenti.
Estremi cronologici
2003 -2006
Tempo della scrittura
2007
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 71
Collocazione
MP/08

Diario africano

Silvia Lizier

Un medico racconta il suo soggiorno a Nairobi dove si è recata per tutelare gli interessi del padre che da trentanni si è stabilito in Kenia creando a sue spese un centro di accoglienza per bambini orfani, con scuola, chiesa e abitazioni per collaboratori. Ormai ottantacinquenne ma sempre attivo e generoso, viene sfruttato da vecchi collaboratori e la figlia cerca di ristabilire un equo rapporto tra loro e rivendicare i diritti del padre. Riparte dopo un mese sperando di aver ottenuto qualcosa.
Estremi cronologici
2007
Tempo della scrittura
2007
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 81
Collocazione
DP/08

Ai miei figli. Episodi della mia vita veramente vissuta intensamente

Cesare Mainella

Un pittore veneziano rievoca i momenti più significativi che hanno caretterizzato la sua vita. Nel 1912 emigra in Argentina, inizia la sua carriera artistica come imbianchino e decoratore, ma presto fa conoscere il suo talento che l'aiuterà anche nei momenti più difficili. Rientra in Italia per partecipare alla prima guerra mondiale come ufficiale, poi si iscrive al partito fascista, si sposa, per ragioni economiche emigra in Perù dove allestisce la sua prima esposizione con grande successo. Parte volontario per la guerra d'Etiopia. Torna in patria dopo la seconda guerra mondiale, vissuta nei campi di prigionia inglesi.
Estremi cronologici
1885 -1946
Tempo della scrittura
1960
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 3
Formato Digitale: 1
Fotografie
Consistenza
pp. 101
Collocazione
MP/08

Oggi e ieri, tasselli di vita

Zelmira Marazio

Una pensionata ricorda la sua vita a più riprese, combattuta tra la volontà di imprimere su carta le proprie memorie e l'impossibilità di farlo con costanza. Nata a Torino nel 1921, come frutto di un temporaneo ravvicinamento di genitori separati. Un'esistenza segnata dalla miseria arrecata alla famiglia dai debiti di gioco del padre, dall'assenza di figure maschili all'interno del nucleo famigliare, dalla dignità e dall'amore della madre, nonchè dall'educazione da lei impartita, dalla gratificazione dei suoi successi scolastici e dalla sua passione per la letteratura e la poesia, che rimpiranno le sue giornate anche quando, si ritroverà vedova, sola e malat...
Estremi cronologici
1921 -2007
Tempo della scrittura
1977 -2007
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 133
Collocazione
MP/08

Ricordi di sabbia

Primina Marchesi

Una pensionata ricorda l'infanzia e l'adolescenza. Nel 1933 si trasferisce in Libia con i genitori, dove il padre con altri coloni coltiva il tabacco per monopolio italiano. Nel 1940, nell'imminenza della guerra, per oridine superiore, i bambini di età dai quattro ai quattordici anni vengono rimpatriati e vivono, lei e i due fratelli, in colonie fino alla fine della guerra, quando possono riabbracciare la madre che nel frattempo era rimasta vedova, e la sorellina che ancora non conoscevano.
Estremi cronologici
1933 -1945
Tempo della scrittura
1987 -1988
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 94
Collocazione
MG/08

Lettere di una mamma mai inviate

Antonella Matteucci

Diario sotto forma di lettere mai spedite: per raccontare al figlio il dramma della sua vita. Diciasettenne di buona famiglia, s'innamora di Giuliano da cui ha un figlio (il destinatario delle lettere), lo sposa e con lui conosce l'uso della droga e dello spaccio. Comunità di recupero, riabilitazione, altri amori e ancora droga e disperazione.
Estremi cronologici
2007
Tempo della scrittura
2007
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Epistolario
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 3
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 32
Collocazione
DP/08

Memorie inopportune

Vittorio Natali-Morosow

Figlio di madre russa e padre italiano, nel 1930 rientra con la famiglia nell'Italia fascista. Vanno a vivere a Firenze e nella comunità ortodossa frequentano i nobili provenienti dalla vecchia Russia. Nel 1938 il padre parte per Addis Abeba come soprintendente delle residenze del vicerè Amedeo d'Aosta. Nel 1939 l'autore e la madre lo raggiungono e lì vivono nel benessere fino al 1941 quando, dopo la conquista di Addis Abeba da parte degli inglesi, vengono rimpatriati e il padre viene fatto priogioniero. Tornano a Firenze dove vivono il passaggio del fronte.
Estremi cronologici
1930 -1945
Tempo della scrittura
1985 -1990
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 78
Collocazione
MP/08

[...] A mamma e papà

Luigi Pierobon

Nelle lettere inviate alla famiglia, un giovane studente universitario, che frequenta il corso allievi ufficiali, racconta della sua vita militare, degli addestramenti e delle esercitazioni per il prossimo esame di caporal maggiore. Ma dopo l'8 settembre 1943 si unisce ai partigiani nella lotta contro i nazifascisti e il 17 agosto 1944 viene fucilato. In appendice, alcune lettere degli anni Trenta inviate ai famigliari dal collegio di Este.
Estremi cronologici
1933 -1944
Tempo della scrittura
1933 -1944
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 148
Collocazione
E/08

Storia di un emigrato

Giuseppe Rizzo

Sullo sfondo delle lotte per l'indipendenza della Tunisia, la crescita di un ragazzo di orgine siciliane; tornato in Italia con la famiglia, vive l'esperienza di profugo in un campo d'accoglienza a Bari. Trasferitosi a Bologna con la famiglia, riesce a realizzarsi nel lavoro come dirigente in una ditta di trasporti: al successo professionale si contrappone la delicata situazione famigliare con la perdita del padre, la separazione dalla moglie. L'affetto delle figlie, la passione per la musica e una nuova compagna, lo aiutano a superare i momenti difficili.
Estremi cronologici
1946 -2002
Tempo della scrittura
2006
Tipologia testuale
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 19
Collocazione
MP/08