L'autrice, con genitori cresciuti in una Trieste sotto il dominio austriaco e quindi filoasburgici, vive gli eventi cruciali della sua città durante la guerra e nel dopoguerra. I primi ricordi risalgono al periodo della scuola, frequentata nell'anno delle leggi razziali, che costringono molte persone a fuggire. Dopo l'8 settembre 1943, quando i tedeschi cominicarono a sparare contro gli italiani per il voltafaccia subito, Eletta viene mandata in Istria: un periodo di miseria e privazioni vissuto con la paura di finire nei campi di concentramento. La spensieratezza e i ricordi felici tornano nel dopoguerra, con il racconto delle nuove amicizie, delle gite e d...
L'autrice, una signora istriana di 84 anni, scrive per i propri nipoti la storia della sua vita. Racconta l'infanzia con le tre sorelle e la madre, senza il padre emigrato in America, che torna poco prima dello scoppio della guerra. Dopo la perdita di Fiume la famiglia è costretta ad emigrare: l'autrice studia e si sposa a Venezia, dove insegna fino al trasferimento del marito in Australia. Qui cresce i due figli già adolescenti e diventa una brava ceramista. Torna in Italia dopo cinque anni e si ferma a vivere a Genova, dove vive la famiglia paterna.
Sono gli ultimi giorni del novembre 1918 e la Prima guerra mondiale è appena terminata, Trieste è stata appena annessa al regno d'Italia. Per l'autore, un marinaio nato in provincia di Benevento, comincia un viaggio memorabile. E' quello che percorre verso le acque e le terre irredente, appena liberate, a bordo del dragamine San Giorgio, una delle navi che deve bonificare l'Adriatico, disseminato ancora di ordigni esplosivi. Il compito comporta spostamenti continui, manovre difficili e rischiose, che l'autore annota, oltre alla ricchezza dei rapporti umani con i compagni dell'equipaggio.
Memoria orale in quindici audiocassette, attraverso le quali l'autrice racconta novant'anni di vita. Nasce nel 1924 a Pola (Croazia) perché il padre è comandante della stazione. Nel 1931 dopo un breve periodo passato a Fiume il trasferimento in Libia, ad Apollonia prima, oggi Marsa Susa e poi a Barce (oggi Al-Marj). Rientra in Italia per continuare gli studi prima in collegio, a Cavenzano di Campolongo al Torre (UD) e poi a Venezia, dove prende il diploma magistrale, mentre il padre torna a lavorare a Firenze e Napoli. Dopo una piccola esperienza di insegnamento trova lavoro all'Intendenza di Finanza. Durante la guerra sono costretti a scappare da Napoli a c...
Una insegnante elementare nata in provincia di Siena scrive una memoria della propria vita dalla nascita fino al secondo dopoguerra. Il padre lavora nelle miniere, prima in Toscana e poi in Istria, dove catturato dai titini sfugge alla morte salvato da un soldato. Racconta episodi dell'infanzia in Toscana, in Istria e in montagna dagli zii paterni