Epistolario tra Maria Rosaria Amato e Rossana Sarno
Maria Rosaria Amato
, Rossana Sarno
Due vecchie compagne di scuola che vivono in città diverse tengono per alcuni anni una corrispondenza digitale, scambiandosi confidenze, riflessioni e ricordi, raccontandosi la loro vita quotidiana e condividendo le poesie e le filastrocche che amano scrivere.
Una nobildonna veneta racconta circa mezzo secolo della sua vita attraverso diari, memorie e lettere che si collocano a cavallo tra Ottocento e Novecento e che scrive a partire dai dodici anni, quando inizia il suo diario dedicandolo all'angelo custode. I suoi scritti autobiografici sono una cronaca fittissima di una quotidianità che ha nella famiglia il nucleo centrale e che è caratterizzata da una profonda cultura e dedizione all'arte e alla conoscenza. Istruita da precettori, sviluppa fin da piccola una viva curiosità intellettuale, parla e scrive fluentemente diverse lingue, coltiva la passione per la lettura e si dedica con successo a pittura e scultura...
Ricordi di infanzia e giovinezza di un gruppo di amici e parenti umbri, che dagli anni Quaranta raccontano infanzia, giovinezza, lavoro, amore, famiglia e amicizia. Numerosi ricordi appartengono al mondo contandino, vissuto dalla maggior parte degli autori.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1934-1942
Fine presunta: 1994-2000