L'autore, bambino all'epoca dei fatti, racconta le due giornate che portarono alla liberazione della sua città natale, da parte degli Alleati, il 25 aprile 1945.
Una donna nata in Umbria all'inizio degli anni Trenta ripercorre la propria vita, tra gioie e dolori. Ultima di otto figli, fatica a trovare il suo spazio ed è ancora una bambina quando deve affrontare le difficoltà e i pericoli della guerra. È l'amore a portarle la felicità: non ancora ventenne si sposa con un uomo di cui è innamorata e che la ama profondamente. Insieme, accolgono tre figli, condividono il lavoro, costruiscono la loro casa e sanno sempre sostenersi nei momenti più complicati. Rimasta vedova, riesce ad andare avanti grazie all'amore di figli e nipoti, continua a dedicarsi al lavoro e custodisce in sé tempo trascorso con l'uomo della sua vita...
Nel contesto dello sbarco alleato a Salerno, il Sergente Nahum, partito da Fort Ritchie nel Maryland, viene dislocato in qualità di interprete nell'AMGOT, istituzione che si occupa del governo militare alleato dei territori occupati. In un breve ma intenso diario, nello sfondo delle operazioni militari, descrive la condizione in cui versa il territorio campano, le modalità con le quali l'esercito americano gestisce le numerose problematiche civili e le amministrazioni locali, i contatti con la resistenza attiva nelle regioni del centro-nord del paese, i momenti di svago, che pure si presentano, in momenti tanto drammatici.