Trentaquattro anni di vita (1906-1940) ricostruiti nel dettaglio, grazie a una predisposizione innata verso la scrittura di sé che lo aveva portato a disseminare agende di appunti e fatti, ancor prima di concepire sistematicamente la scrittura di un diario. Una pratica che Marcello avvia in un momento delicato della storia italiana, poco più di un mese dopo l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Da quel giorno e per i successivi 48 anni (1940-1988) non rinuncerà più a raccontare in prima persona la sua traiettoria personale e quella della sua famiglia, di antica nobiltà napoletana, legata in modo profondo alle vicende del Paese. Il padre Giulio, eminente...
Una giovane donna che nei primi anni Ottanta lavora per qualche tempo all'estero, prima in America Latina e poi in Africa, corrisponde con la famiglia. Nelle sue lettere il racconto delle esperienze professionali e delle vicende private si affianca alle descrizioni di luoghi e tradizioni dei Paesi che la ospitano. Durante la permanenza in Bolivia si trova ad affrontare un grave lutto, mentre nella Repubblica Democratica del Congo conosce un ragazzo di cui si innamora e che sposerà poco tempo dopo il rientro in Italia.
Ottavia nasce bambino in Brasile sul finire degli anni Sessanta ed è ancora molto giovane quando lascia la propria casa e inizia a percorrere una strada difficilissima, dove rischia più volte di non salvarsi. Conosce gli eccessi, commette errori che si trova a pagare, cerca di sopravvivere in ogni occasione e nonostante la durezza della sua vita non perde mai la capacità di essere solidale. In Italia da oltre trent'anni, nell'ultimo periodo ha dato una svolta positiva alla propria esistenza grazie all'aiuto di un'associazione e guarda con fiducia al proprio futuro.
Un piemontese racconta la propria vita dall'infanzia ai sessant'anni circa. Nato nel 1880 in una famiglia benestante che però non mantiene il proprio status, conduce fin da piccolo una vita tumultuosa. Abbandonato ancora bambino il collegio non termina gli studi nonostante un breve ritorno a scuola qualche anno dopo e svolge diversi lavori per sopravvivere, arruolandosi anche nella Cavalleria. Congedato, cerca fortuna in Argentina, dove emigra a inizio Novecento senza però riuscire a dare una vera svolta alla propria vita. Un breve ritorno in Italia per il matrimonio e poi di nuovo in Sud America, con la parentesi della Grande Guerra e della risposta positiv...