Nasce in una famiglia abbastanza benestante, ma la vita non sarà generosa con lei. Le difficoltà incontrate la rendono poco fiduciosa verso il prossimo precludendole anche la possibilità dell'amicizia, cosa che le manca, malgrado si senta bene anche nella solitudine.
Una memoria in forma di diario ripercorre gli eventi dolorosi della seconda guerra mondiale, vissuti da un adolescente pisano e dalla sua famiglia: costretti a trovare rifugio nei Monti Pisani, dal giugno a metà agosto 1944 sooportano scarsità di cibo, acqua e sopravvivono a rastrellamenti e violenze. Poi la decisione di tentare di attraversare l'Arno e raggiungere le retrovie americane, nell'attesa di rientrare a casa e ricominciare la ricostruzione.
Un giovane ligure viene chiamato alle armi nel 1915 e dopo pochi mesi di addestramento è inviato al fronte da ufficiale degli alpini. Nella sua testimonianza racconta l'abbaglio generazionale della guerra patriottica, la scoperta dell'orrore in trincea, la morte dei compagni, la paura di cadere in battaglia, le fucilazioni sommarie, il ritorno della pace, l'epidemia di spagnola, la "vittoria mutilata" e la lunga attesa del congedo, giunto soltanto nel 1920. Impegnato nei principali fronti di combattimento, dall'Altipiano di Asiago al Monte Pasubio al Monte Grappa, dopo l'armistizio resta in servizio nelle zone di confine.
Un militare del bergamasco che durante la Grande Guerra presta servizio come ausiliario della Sanità ed è impegnato sul fronte dell'Isonzo, ripercorre la propria esperienza nei lunghi anni del conflitto. Il suo racconto spazia dalle durissime condizioni di vita dei soldati alla cattiva gestione delle vicende belliche da parte degli ufficiali, dai legami di amicizia stretti nelle trincee allo sbando della ritirata di Caporetto.