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Lettere di Pato

Carlo Carlucci , Walter Fritz

Lettere dal carcere di Sollicciano (Firenze), di un rifugiato cileno in Italia che aspetta il processo per l'omicidio della donna amata. Scrive all'amico evidenziando la sua solitudine e il dolore per il gesto commesso. L'epistolario è accompagnato da una nota introdduttiva di Carlo Carlucci che disegna il profilo del protagonista di questa storia, le cui tinte forti non sarebbero emerse dalle sole missive.
Estremi cronologici
1979 -1989
Tempo della scrittura
1983 -1984
Tipologia testuale
Epistolario
Tipologia secondaria
Memoria
poesie
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Fotocopia originale: 1
Consistenza
pp. 40
Collocazione
E/07

Diario di guerra

Luigi Armentano Conte

Un maggiore della guardia di finanza, si trova nel 1944 a Lucca durante il passaggio del fronte. Continua il suo lavoro d'ufficio, ma vive i disagi della guerra: i bombardamenti, la scarsità di cibo, la mancanza di notizie da casa. Annota e commenta le distruzioni, le razzie, le ritorsioni dell'esercito tedesco in ritirata. Riesce finalmente a tornare a Roma con mezzi di fortuna il 15 ottobre 1944.
Estremi cronologici
1944
Tempo della scrittura
1944
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 44
Collocazione
DG/07

Mio padre garibaldino

Alceste Trionfi , Augusto Trionfi

Ricompilata dal figlio Alceste, la memoria che Augusto ha scritto perchè "nipoti e pronipoti si ricordassero di lui": rimasto orfano in tenera età, è affidato ad un ricco possidente che lo educa facendolo frequentare le scuole dei gesuiti. Di spirito liberale, il ragazzo cerca di sottrarsi alla rigidità delle regole educative e, sullo sfondo delle guerre d'indipendenza, entra nelle file garibaldine, partecipando a combattimenti e imprese. Trasmettendola al figlio, nutrirà ammirazione e stima verso l'eroe dei due mondi, espressione della lotta per il trionfo dei propri ideali.
Estremi cronologici
1840 -1912
Tempo della scrittura
1910 -1912
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Formato Digitale: 2
Consistenza
pp. 162
Collocazione
MP/07

Diciamo pane al pane

Giorgio Soppelsa

Figlio di madre ebrea, l'autore ripercorre la propria storia, dall'infanzia in una famiglia della piccola borghesia veneziana, poi nelle valli delle Dolomiti: vive la guerra, le persecuzioni, gli sfollamenti e il faticoso dopoguerra, interrogandosi profondamente sugli eventi epocali che hanno segnato la sua vita e quella di tutta la società italiana del secondo Novecento.
Estremi cronologici
Inzio: 1940
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1996 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 301
Collocazione
MG/07

Cantieri e ricordi

Franco Cittadini

Un pensionato aretino ricorda i lunghi anni trascorsi in molte zone dell'Africa: geometra, fin dalla metà degli anni Cinquanta è impiegato in imprese edili, nella costruzione di strade e altre strutture. Nonostante le difficoltà di adattamento al clima e al ritmo lavorativo, l'incontro con questo continente e le sue tradizioni, resta un ricordo indelebile.
Estremi cronologici
1955 -2005
Tempo della scrittura
2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 36
Collocazione
MP/07

Gè. Storia di un bambino in tempo di guerra

Gennaro Guala

La vita, le amicizie e le emozioni di un bambino che la guerra fa crescere rapidamente. Sfollato con la mamma nel biellese, mentre il padre è prigioniero negli Stati Uniti d'America, Gè vive la sua infanzia fra giochi, amici, adulti, fascisti e antifascisti, la scuola e le scorribande, pericoli, morti, spie e rappresaglie.
Estremi cronologici
1940 -1945
Tempo della scrittura
2004 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 277
Collocazione
MG/07

Il dramma della mia anima

Salvatore De Matteis

Memorie di un agricoltore pugliese costretto a interrompere gli studi per l'uccisione del padre, ma che, desideroso di istruirsi, frequenta la scuola statale, pur continuando il lavoro nei campi. Le letture lo aprono alla dottrina socialista, che coltiva attivamente. Inizialmente ateo, si converte al cristianesimo quando, improvvisamente, sul fronte carsico, nel 1915 sente fortemente la presenza di Dio che l'accompagnerà per tutta la vita.
Estremi cronologici
1899 -1945
Tempo della scrittura
1963 -1968
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Allegati
Consistenza
pp. 612
Collocazione
MP/07

Frammenti di diario autobiografico a ritroso

A. I.

La vita di un funzionario dell'amministrazione statale: il suo coinvolgimento politico, il suo senso civico nell'espletamento del lavoro lo porta anche a contrasti con i politici. Attaccato alla moglie e alle figlie, dal Sud si trasferisce in Toscana anche per dar loro un'esistenza più serena e sicura.
Estremi cronologici
Inzio: 1932
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
1991 -2005
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 1
Allegati
Fotografie
Consistenza
pp. 39
Collocazione
MP/07

La grande palestra della vita

Enzo Tenti

L'autore trascorre la prima giovinezza nel periodo del fascismo e si dedica con fervore ad attività sportive. Frequenta l'istituto tecnico per geometri, conseguendo il diploma solo nel 1946, dopo la guerra e in una sessione speciale. Dopo il servizio militare riprende a praticare lo sport e contemporaneamente inizia a cercarsi un lavoro stabile: dapprima nelle Acli, poi nella Confartigianato, con incarichi prestigiosi nel sociale, nella politica, nel sindacato e nelle pubbliche istituzioni.
Estremi cronologici
Inzio: 1940
Fine presunta: 1990-1999
Tempo della scrittura
2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 30
Collocazione
MP/07

Nonno Tuto

Silvano Mochi

Il racconto d'infanzia di un artigiano toscano, è dominato dalla figura del nonno dal quale ha imparato ad amare e rispettare il prossimo, la terra, la natura e i luoghi. Ma il nonno, anarchico e socialista, gli ha insegnato soprattutto a sognare e a sperare nel cambiamento dell'uomo.
Estremi cronologici
1942 -1965
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Formato Digitale: 1
Consistenza
pp. 18
Collocazione
MP/07