Ottavia nasce bambino in Brasile sul finire degli anni Sessanta ed è ancora molto giovane quando lascia la propria casa e inizia a percorrere una strada difficilissima, dove rischia più volte di non salvarsi. Conosce gli eccessi, commette errori che si trova a pagare, cerca di sopravvivere in ogni occasione e nonostante la durezza della sua vita non perde mai la capacità di essere solidale. In Italia da oltre trent'anni, nell'ultimo periodo ha dato una svolta positiva alla propria esistenza grazie all'aiuto di un'associazione e guarda con fiducia al proprio futuro.
Un militare della Grande Guerra scrive una memoria della propria esperienza sotto le armi, dall'arruolamento nel 1914 al congedo cinque anni dopo. Molti sono i mesi che trascorre al fronte e numerose le difficoltà affrontate, tra cui la punizione per alcune infrazioni commesse.
Sul finire del 1944 un antifascista viene arrestato e deportato prima a Bolzano, poi a Mauthausen e ad Auschwitz. Dopo la liberazione di Auschwitz nel gennaio del 1945, scrive alla moglie: le racconta la propria odissea e i patimenti subiti, l'attesa del rimpatrio trascorsa lavorando in una famiglia e i progetti per il loro futuro insieme.