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Con l'inchiostro e il pennino

Maria Giovanna Panarotto

L'autrice racconta un episodio della sua infanzia: la macchia di inchiostro sul quaderno è l'occasione per una lezione di vita data dalla maestra e dal padre.
Estremi cronologici
Inizio presunto: 1960-1969
Tempo della scrittura
2008
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 4
Collocazione
MP/T2
Soggetti
Parole chiave

[...] Ce petit carnet

Paola

Paola, non più giovanissima, annota nel suo diario, dal 1° aprile al 30 giugno del 1901, i fatti salienti delle sue giornate. Racconta il vissuto quotidiano familiare, le passeggiate con i genitori e la nipotina, le visite a parenti ed amici, usando la lingua italiana, usa invece la lingua francese quando descrive la sua vita sentimentale, delicata ed incerta, emblematica del modo di sentire di quel periodo.
Estremi cronologici
1901
Tempo della scrittura
1901
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Dattiloscritto: 2
Allegati
Consistenza
11 p.
Collocazione
DP/T2

Diario di Ada Paoli di anni 89

Ada Paoli

Una noventenne toscana ricorda e racconta la sua infanzia in una casa contadina.
Estremi cronologici
1920 -1930
Tempo della scrittura
2003
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 2
Collocazione
MP/T2

[...] Carissimo Renato

Emma Paolotti

Due lettere scritte al fratello in cui Emma sollecita le pratiche per l'erogazione di una pensione che lo tolga dalle ristrettezze economiche.
Estremi cronologici
1946
Tempo della scrittura
1946
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Originale autografo: 1
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 4
Collocazione
E/T2

Diario della mia vita

Giovanna Parodi-Smith

Una giovane racconta in un diario le proprie vicende personali: famiglia, amici, scuola, divertimenti e progetti per il futuro.
Estremi cronologici
1933 -1940
Tempo della scrittura
1933 -1940
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Allegati
Consistenza
10 p.
Collocazione
DP/T3

[...] Dunque dicevamo si chiama polinomio

Carla Parpajola

Nel dicembre 1943 l'autrice è una studentessa al ginnasio e, mentre l'insegnante di matematica spiega, inizia un bombardamento che costringe tutti a correre nel rifugio. Spavento, claustrofobia e il dolore per la distruzione che si immagina fuori.
Estremi cronologici
1943
Tempo della scrittura
1943 -2006
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 2
Originale autografo: 1
Consistenza
pp. 8
Collocazione
MG/T2

[...] Cara Carla

Romeo Parpajola

Lettera di un rappresentante veneto per l'onomastico della figlia in cui le annuncia un regalo e le augura un buon inizio scolastico, sollecitandola allo studio.
Estremi cronologici
1940
Tempo della scrittura
1940
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 2
Collocazione
E/T2
Soggetti

[...] Gentile dott.ssa Broggini

Arturo Paschi

Lettera a una scrittrice: un'ebreo, appartenente al Partito d'azione clandestino, le racconta la propria fuga in Svizzera, dopo essere stato ferito durante la Resistenza.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 5
Collocazione
E/T

Rosalia

Rosalia Pasini , Sara Mazzocchi

I ricordi di una contadina la cui vita ha attraversato il Novecento, raccontati alla nipote.
Estremi cronologici
Inzio: 1922
Fine presunta: 2000-2099
Tempo della scrittura
2010
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
28 p.
Collocazione
MP/T3

A Davide e Chiara perché ci sia una continuità

Roberta Passigato

L'autrice, scegliendo gli episodi più significativi, narra in modo conciso la storia della sua famiglia; ripercorrendo gli anni che vanno dal fascismo agli anni duemila, periodo in cui il racconto si conclude con la morte della madre, avvenuta nel 2003. Nel racconto viene dato ampio risalto alla figura del padre, studente universitario di matematica e fisica, internato in vari campi di concentramento, da Dachau a Auschwitz, per la sua avversione al regime fascista. Dal brano emerge la gratitudine dell'autrice verso la nonna e i genitori che hanno permesso a lei e ai suoi fratelli di vivere in un clima stimolante per la loro formazione intellettuale.
Estremi cronologici
1930 -2003
Tempo della scrittura
2011 -2012
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
22 p.
Collocazione
MP/T2