In prigionia a Benjaminovo in terra polacca e a Sandbostel (Bremervörde) in terra tedesca
Jacopo Barbi
Un militare, fatto prigioniero dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, viene internato nei campi del Reich, dove resta fino alla fine del conflitto. Malato, una volta libero non viene rimpatriato a causa delle gravi condizioni di salute e muore in Germania nell'estate del '45.
Un ufficiale bolognese viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Internato prima in Polonia e poi in Germania, cambia diversi campi di prigionia, rifiutando sempre l'adesione alla Repubblica Sociale Italiana. Nei quasi due anni di privazioni, fame, freddo, grande è la nostalgia per i propri cari, ai quali rivolge continuamente il proprio pensiero. Compagno di prigionia di Giovannino Guareschi, viene rimpatriato nel settembre del 1945. Nonostante i rigidissimi controlli effettuati nei campi, riesce con alcuni compagni a nascondere una radio, beffando così i tedeschi fino al momento della loro sconfitta.