Memorie. Corrispondenza di Fausto Marinetti dal Nordest del Brasile: 1982-1989
Alberto Fausto Marinetti
All'inizio degli anni Ottanta, un sacerdote vissuto nella comunità di Nomadelfia (GR) inizia la sua esperienza di missionario in Brasile. Negli anni della sua permanenza in Sud America è costantemente a contatto con la dilagante miseria e lo sfruttamento della popolazione locale. Da Açailandia, dallo stato del Maranhão e dalle numerose altre località brasiliane che visita, scrive centinaia di lettere a un amico, membro anch'egli della comunità grossetana. Dalla prima all’ultima, le missive sono dominate dalla progressiva scoperta della “vera” missione da compiere tra i “veri” mali del mondo, dei limiti della Chiesa e della stessa esperienza di Nomadelfia.
Un sacerdote, vissuto nella comunità di Nomadelfia ma allontanato dall'associazione, nei primi anni Ottanta si trasferisce in Brasile come missionario, vivendo a contatto con la popolazione locale e denunciandone le condizioni di estrema miseria. In una corrispondenza che prende avvio nel 1970 e prosegue fino al nuovo millennio coinvolgendo amici, confratelli ed esponenti del mondo ecclesiastico e culturale, trovano spazio temi religiosi, teologici, civili e sociali.
Un molisano nato alla vigilia degli anni Trenta racconta la propria vita e le tante difficoltà affrontate fin da piccolo, quando la scomparsa prematura del padre e la malattia della madre lo portano a iniziare a cercare la propria strada lontano da casa. Dopo un periodo in collegio, sul finire della Seconda guerra mondiale si aggrega ai superstiti della Divisione Garibaldi di rientro dalla Jugoslavia, ma la vita militare non fa per lui e con la pace si trasferisce a Genova, in cerca di lavoro. Decide di passare la frontiera francese da clandestino, sempre alla ricerca di occupazione, ma viene arrestato e spinto ad arruolarsi nella Legione Straniera: prima ac...