Un carnet di viaggio "più visivo che scritto", come lo definisce lo stesso autore, essendo questo composto principalmente da disegni. Il testo va dal 6 marzo 1988 al 3 luglio 1991. In questo lasso di tempo, l'autore registra nel suo taccuino le varie tappe dei brevi viaggi intrapresi, narrandole attraverso momenti e riflessioni, talvolta di lavoro, più spesso frutto di suggestioni colte in lunghe peregrinazioni senza precisa meta e finalità. Il soggetto privilegiato nelle sue rappresentazioni è la città, colta nella dimensione paesistica, con un'attenzione particolare alle architetture storiche. Pochi i disegni che ritraggono i monumenti più noti, più rileva...
Due giovani fidanzati bolognesi si scrivono perché lontani. Lui studia architettura a Roma ma per le difficoltà economiche è costretto a lavorare come chimico in uno zuccherificio. Lettere intime, spesso cariche di sentimenti esplicitati quando la lontananza tra i due - a causa del conflitto, o del lavoro, o delle vicende della vita – li costringeva a comunicare a distanza. Nel dopoguerra lui diventa attivista sindacale di Ravenna ed esponente del PRI. La morte prematura di Angelo alla vigilia degli anni Sessanta interromperà la fitta trama di inchiostro e carta tra i due innamorati.
Oltre mezzo secolo di corrispondenza personale e familiare di una donna nata in Friuli negli anni Venti in una famiglia benestante e vissuta in diverse città. La giovinezza, gli amori, le amicizie, il lavoro, i viaggi sono i temi più ricorrenti nelle numerose missive.
Diario di un reduce, il primo, dalla campagna di Russia. 1941-1945
Mario Peciola
A cinquant'anni di distanza, un uomo racconta la propria esperienza militare durante la Seconda guerra mondiale, combattuta sul fronte russo. Fatto prigioniero sul finire del 1942 e rinchiuso in un campo in Mordovia, rientra in Italia qualche mese dopo il termine del conflitto.