Redatto in forma di brevi poemetti, poco aulici e pieni di fatti, scritto a ridosso di spostamenti, scontri e brevi momenti di riposo. La paura e la fede nella propria patria: non c'é entusiasmo nel combattere, ma forte senso del dovere e dell'onore.
Nell'agosto 1915 un militare invia una lettera ad un'amico, in cui racconta dei compagni caduti, dell'aiuto prestato ai feriti e della speranza in una rapida conclusione del conflitto.
Giuseppe, nato nel 1897 a Castiglion Fiorentino (Ar), è un giovane entusiasta che studia da sottotenente a Modena e si arruola volontario nel 1916. Nella prima parte del diario vive e descrive in pieno la sua età, ponendo al centro dell'attenzione l'amicizia, l'amore e le passioni scatenate dall'incontro con le ragazze che conquista durante il periodo di addestramento. Ma un giorno arriva il momento di guidare i suoi soldati al fronte del Carso. lì cambia tutto. La brutalità della Decima battaglia dell'Isonzo lo travolge ed entra con i dettagli più crudi nel suo diario fino al drammatico epilogo. Ricoverato in ospedale a causa di un'intossicazione da gas a...
Un ragazzino somalo giunge in Italia alcuni anni dopo aver lasciato il proprio Paese di origine. Ospitato in un centro di accoglienza, studia e fa progetti per il futuro.