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Diario di guerra

Vincenzo Calzia

Un giovane ligure viene chiamato alle armi nel 1915 e dopo pochi mesi di addestramento è inviato al fronte da ufficiale degli alpini. Nella sua testimonianza racconta l'abbaglio generazionale della guerra patriottica, la scoperta dell'orrore in trincea, la morte dei compagni, la paura di cadere in battaglia, le fucilazioni sommarie, il ritorno della pace, l'epidemia di spagnola, la "vittoria mutilata" e la lunga attesa del congedo, giunto soltanto nel 1920. Impegnato nei principali fronti di combattimento, dall'Altipiano di Asiago al Monte Pasubio al Monte Grappa, dopo l'armistizio resta in servizio nelle zone di confine.
Estremi cronologici
1914 -1920
Tempo della scrittura
1914 -1982
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
164 p.
Collocazione
MG/23