Il libro delle realtà riflesse capovolte e deformate
Giuseppe Rigoni
Il difficile percorso dell'esistenza, in un labirinto di dubbi sulla religione e sull'essere umano, rievocato nella memoria autobiografica di un meccanico vicentino.
Un giovane veneto emigra negli anni Cinquanta in Svizzera. Qui riesce a farsi una buona cultura sulla meccanica, tanto che alcuni industriali lo convincono ad andare nei paesi dell'Est a fare spionaggio industriale. Tornato in Italia, sposato con un figlio, impianta una sua fabbrica vicino a Vicenza. Dopo un fallimento che gli toglie tutto, accetta varie commissioni da paesi arabi, per la costruzione di componenti di armi da fuoco.
Una nobildonna veneta racconta circa mezzo secolo della sua vita attraverso diari, memorie e lettere che si collocano a cavallo tra Ottocento e Novecento e che scrive a partire dai dodici anni, quando inizia il suo diario dedicandolo all'angelo custode. I suoi scritti autobiografici sono una cronaca fittissima di una quotidianità che ha nella famiglia il nucleo centrale e che è caratterizzata da una profonda cultura e dedizione all'arte e alla conoscenza. Istruita da precettori, sviluppa fin da piccola una viva curiosità intellettuale, parla e scrive fluentemente diverse lingue, coltiva la passione per la lettura e si dedica con successo a pittura e scultura...