La guerra vista da un telefonista diciottenne è un alternarsi di entusiasmi e abbattimenti,tutti in chiave strettamente personale; solo i bombardamenti di là dal Piave lo riportano alla realtà. Proprio durante l'offensiva finale una scheggia di shrapnel lo colpirà al polmone uccidendolo.
Attraverso dei flash ricavati dalle sue memorie l'autrice presenta la sua vita di bambina timida e insicura: per trovare una sua autonomia lascia la casa in cui è cresciuta e i genitori per trasferirsi in una città dove svolge il lavoro di insegnante. Riflette sul passato per capire le sue fragilità.
Una donna impegnata nella ricostruzione della storia della sua famiglia racconta il lavoro intrapreso e il suo svolgimento. Passaggi, luoghi, incontri e ricordi personali contribuiscono a definire il quadro dei suoi antenati e della loro vita.
Per circa trent'anni, un cicloamatore annota in un diario allenamenti, percorsi e gare alle quali prende parte. Ha una predilezione per la montagna e scala diversi valichi alpini e appenninici, affrontando anche alcuni passi all'estero.
Un militare della Grande Guerra in servizio dal 1916 e congedato nella primavera di tre anni dopo, mesi dopo la fine del conflitto, scrive un resoconto quasi giornaliero della propria esperienza al fronte.