Per mettere ordine alla sua "confusione mentale", una studentessa universitaria riversa sul diario le insicurezze e le frustrazioni dovute all'incapacità di portare a termine gli impegni presi e al logorante rapporto con il compagno.
Nel novembre del 1943 risponde alla chiamata obbligatoria e viene arruolato nell'esercito della RSI. Catturato dai partigiani, ne scopre i valori di libertà e democrazia e si aggrega a loro. Fatto prigioniero dai fascisti, per salvarsi, rientra nei loro ranghi: riuscito a fuggire poco prima della fine della guerra, trova rifugio in un collegio femminile a Milano, dove, con i nuovi compagni, ne festeggia la liberazione. Si ricongiunge infine con i partigiani lasciati in Piemonte. E' la storia della maturazione politica di un antieroe.
Autobiografia di un ex dirigente industriale della Fiat, che descrive le alterne fortune della sua famiglia di estrazione borghese, benestante ma colpita dalla crisi del 1929, da cui si riprende negli anni successivi. Dalla natia Ciriè si trasferisce a Torino e Reggio Emilia, si laurea in ingegneria, vive la guerra in veste da Ufficiale, si schiera cautamente con il CLN, fino alla Liberazione. Il dopoguerra è un periodo felice per il lavoro e gli affetti.
Indagine sopra l'archivio della memoria di un operaio IPCA di Cirié
Paolo Randi
La testimonianza di un operaio, per due anni dipendente dell'IPCA, industria chimica dell'interland torinese: faticosi orari di lavoro, nessuna misura di sicurezza contro le esalazioni e nessuna tutela a favore dei dipendenti. Nominato nella commissione interna, cerca di far valere le richieste degli operai, senza che queste siano accolte. Dopo la perdita di alcuni amici, forse deceduti a causa della tossicità dell'ambiente, apre un'attività commerciale. Nei primi anni Settanta la fabbrica sarà indagata per l'inquinamento delle acque dello Stura.