Partito per la guerra contro i cetnici serbi in Croazia con l'idea di servire la patria italiana, un giovane radiotelegrafista sperimenta tutte le crudezze di un'occupazione di suolo straniero, preso in mezzo fra conflitti feroci che non lo riguardano. Così, il morale si abbassa e non resta, al momento dell'imboscata, che la speranza di rivedere la famiglia. Tornerà col fisico tanto provato che ne morirà cinque anni dopo.
Costretto a sospendere gli studi superiori e ad arruolarsi in fanteria, un giovane é inviato insieme al suo battaglione in Croazia, dove, dopo l'Armistizio, sceglie di non arruolarsi né con i partigiani slavi, nè con i tedeschi. Nella propria memoria di pensionato, il racconto della prigionia nei campi di lavoro e della lotta per la sopravvivenza, che si conclude con il rientro a casa.
Un'esule istriana racconta gli anni dell'infanzia, quando con la famiglia lascia prima Cherso e poi Fiume e arriva in Italia, dove si sposta in diversi campi profughi presenti nella penisola.
La mia storia. Ovvero l'autobiografia di Bruno Guareschi
Bruno Guareschi
Un uomo nato alla metà degli anni Venti racconta la propria vita a partire dall'infanzia. Chiamato alle armi durante la Seconda guerra mondiale, al termine del conflitto si laurea in medicina e inizia un percorso professionale ricco di soddisfazioni.
Un toscano nato alla vigilia degli anni Venti scrive una memoria del suo primo mezzo secolo di vita. Contadino nel senese, da ragazzo inizia a suonare nella banda del paese e quando è chiamato alla leva entra nella banda militare, con la quale viene inviato nei territori della ex Jugoslavia. Internato in Germania dopo l'8 settembre 1943, vive lunghi e difficili mesi tra privazioni e lavoro, rientrando in Italia sul finire dell'estate 1945.