Il dolore perseguita una donna innocente che sta sempre a contatto col degrado, ma ha la forza per non sprofondarci mai. Quando il Veneto ricco e industriale andava costruendo il suo modello economico, lei è fra quelli che pagano: a undici anni lavora in fabbrica per otto ore al giorno, quando il benessere è ormai giunto, lei ne subisce le conseguenze, con una figlia che soffrirà a causa di droga e prostituzione, fino a morirne.
L'autrice racconta le vicissitudini della sua famiglia, composta da altri due figli, una zia e durante le vacanze da nonni, zii cugini e amici in continuo movimento. La casa era sempre aperta a tutti, anche durante la guerra, quando la "corte" era pure diventata il quartier generale dei tedeschi in quella zona.
Un giovane studente universitario affetto da fibrosi cistica affida a un diario annotazioni, pensieri, riflessioni e appunti. Il rapporto con la malattia, l'amore per la famiglia e per la fidanzata che sposa con grande gioia, la fede profonda che lo sostiene e la passione per lo studio e per il sapere sono i temi principali delle pagine che redige anno dopo anno alla sua scrivania.
Una nobildonna veneta racconta circa mezzo secolo della sua vita attraverso diari, memorie e lettere che si collocano a cavallo tra Ottocento e Novecento e che scrive a partire dai dodici anni, quando inizia il suo diario dedicandolo all'angelo custode. I suoi scritti autobiografici sono una cronaca fittissima di una quotidianità che ha nella famiglia il nucleo centrale e che è caratterizzata da una profonda cultura e dedizione all'arte e alla conoscenza. Istruita da precettori, sviluppa fin da piccola una viva curiosità intellettuale, parla e scrive fluentemente diverse lingue, coltiva la passione per la lettura e si dedica con successo a pittura e scultura...