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Diario di un rifugiato in Svizzera 1943-1945

Gualtiero Morpurgo

Un ingegnere di origine ebraica è costretto dalle persecuzioni razziali a espatriare in Svizzera. Durante i due anni di esilio lavorerà nei campi e al taglio dei bosco. Il suo spirito sensibile si placherà solo dopo che gli verrà concesso di organizzare concerti di musica da camera, essendo lui violinista. E l'amatissima madre, rimasta in Italia, non ci sarà più ad attenderlo al ritorno, poiché è morta ad Auschwitz.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 322
Collocazione
DG/99

Reduce e disertore

Gino Moretti

L'autore, nato a Torino nel 1917, ufficiale del genio, nel settembre del 1943 si rifugia in Svizzera per sfuggire ai tedeschi, lasciando la famiglia in Italia. A Jerisberg e a Losanna si dedica all'insegnamento della matematica per gli internati universitari. Tornato in Italia nel 1945 continua i suoi studi come assistente al Politecnico di Torino. Nel 1948 parte con la moglie e le figlie per Còrdoba, in Argentina, richiesto dalla scuola superiore di Aeronautica e dall'università locale.
Estremi cronologici
1943 -1948
Tempo della scrittura
1994 -1997
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Consistenza
pp. 79
Collocazione
MP/05