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Diario di un rifugiato in Svizzera 1943-1945

Gualtiero Morpurgo

Un ingegnere di origine ebraica è costretto dalle persecuzioni razziali a espatriare in Svizzera. Durante i due anni di esilio lavorerà nei campi e al taglio dei bosco. Il suo spirito sensibile si placherà solo dopo che gli verrà concesso di organizzare concerti di musica da camera, essendo lui violinista. E l'amatissima madre, rimasta in Italia, non ci sarà più ad attenderlo al ritorno, poiché è morta ad Auschwitz.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Consistenza
pp. 322
Collocazione
DG/99

[...] Carissima mamma,

Giulio Mortara

Diario in forma epistolare, che un dirigente bancario esule in Svizzera con la famiglia, scrive alla madre, rimasta a Roma: scorre così la vita attraverso i vari campi di internamento, con le difficoltà che nascono nell'affrontare disagi, privazioni e le preoccupazioni per l'attività lavorativa abbandonata. Dopo sedici mesi, quando le frontiere per l'Italia vengono riaperte, la famiglia intraprende il viaggio di ritorno, felice di aver superato le devastazioni della guerra.
Estremi cronologici
1943 -1945
Tempo della scrittura
1943 -1945
Tipologia testuale
Diario
Tipologia secondaria
Epistolario
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 3
Consistenza
pp. 164
Collocazione
DG/01