Una testimonianza ponderosa per la dovizia dei particolari, arricchita da cartine dei luoghi, piani d'attacco e disegni degli armamenti in uso, scritta da un sergente d'artiglieria che racconta la sua guerra, dal Carso alla valle dell'Adige. Tutto il primo conflitto mondiale tra coraggio e paura, narrato con fervore documentario e linguaggio antico, infarcito di citazioni dantesche.
Un ingegnere minerario ricorda i suoi inizi in una miniera nel grossetano: l'impatto con il mondo del lavoro è duro ma gratificante. Tra faticosi viaggi per raggiungere la famiglia a Roma e l'organizzazione del matrimonio, prende il via un nuovo percorso di vita, fatto di spostamenti e di responsabilità, ma supportato dalla fede religiosa.
Memoria di un pensionato che ricorda i fronti di guerra in cui ha combattuto: da quello Alpino-occidentale all'Albania, dalla Croazia alla prigionia in Cecoslovacchia. Ai disagi e alla disperazione ha reagito con la volontà di sopravvivenza.
La guerra combattuta contro le tormente di neve a quote molto elevate, contro il freddo e contro la fame è rimasta impressa nella mente dell'autore più di quella combattuta con le armi contro il nemico.
Estremi cronologici
1914
-1918
Tempo della scrittura
1976
Tipologia testuale
Memoria
Natura del testo in sede
Fotocopia originale: 2
Dattiloscritto: 2
Fotografie