Un pellettiere, dopo varie esperienze lavorative, parte per il fronte libico: tenta di resistere agli attacchi nemici ma viene fatto prigioniero dagli inglesi. Rientrato a Firenze, riprende il lavoro, crea un laboratorio in proprio e riesce anche a godersi la pensione, viaggiando per il mondo.
L'infanzia a Bulzi, un piccolo paese del sassarese, segnata dagli stenti e dal dolore legato alla prematura morte della giovane madre e della sorella maggiore, da un padre severo e oppressivo, troppo spesso ubriaco. Un'infanzia con pochi momenti felici e tanta solitudine. Appena diciottenne, decide di emigrare in Toscana, dove trova lavoro come bracciante. Poi a ridosso degli anni '60 in Piemonte, come turnista in un cementificio, dove incontra Giuliana, che sposa nel 1964 e dalla quale ha due figlie. La gioia di aver trovato nella famiglia della moglie e nelle figlie momenti di serenità, si alterna ad un sempre più marcato disagio interiore, dovuto ai turni...
Estremi cronologici
1938
-2000
Tempo della scrittura
2000
Tipologia testuale
Memoria
Tipologia secondaria
Autobiografia
Natura del testo in sede
Dattiloscritto: 2
Fotocopia originale: 1
Formato Digitale: 1
Fotografie
Appena diciottenne quando assiste al discorso di Mussolini che il 10 giugno 1940 annuncia l'entrata in guerra dell'Italia, il giovane Walter viene dopo poco chiamato alle armi e partecipa alla Campagna di Russia. Rientrato in Patria, è a Roma il giorno del bombardamento di San Lorenzo, nel luglio del 1943. Dopo l'armistizio, si impegna nella Resistenza e successivamente alla liberazione di Roma si affianca agli inglesi dell'Ottava Armata e continua a partecipare attivamente alla lotta contro il nazifascismo.
Estremi cronologici
1940
-1945
Tempo della scrittura
Inizio presunto: 2010-2013
Fine presunta: 2010-2013
Un militare impegnato sul fronte jugoslavo viene fatto prigioniero dopo l'8 settembre del 1943 e internato nei campi di prigionia del Reich, dove resta fino alla fine della guerra. Tornato a casa, può finalmente sposare la sua amata, dopo che una licenza saltata pochi giorni prima dell'armistizio lo aveva costretto a rimandare il matrimonio.
Nell'autunno del 1943, un diciannovenne milanese parte diretto nel Sud Italia, con l'obiettivo di combattere i tedeschi. In un diario, il ragazzo racconta il suo viaggio lungo la penisola, le tante difficoltà incontrate, i rischi e i numerosi gesti di solidarietà ricevuti lungo il cammino.
Dai primi del Novecento, due generazioni familiari corrispondono principalmente nel periodo del fidanzamento. Le nozze e le nascite dei figli non mettono fine alla scrittura, elemento di contatto anche con persone esterne alla famiglia e mezzo per narrare sentimenti e fornire notizie di sé per oltre cinquant'anni.