Memoria autobiografica di un giornalista che, a soli quindici anni, affianca i partigiani nella lotta clandestina contro il fascismo e l'occupazione tedesca determinando così anche quelle che saranno le sue scelte future.
La scomparsa quasi contemporanea della sorella venticinquenne, per un forte deperimento fisico, e della madre, per cancro, privano una giovane donna dell'affetto della famiglia. La difficoltà di accettare il dolore e la scoperta di amare ancora la vita.
Il racconto della generazione dei giovanissimi coinvolta nel conflitto mondiale: la scelta, determinata dalla propaganda di regime, per la Repubblica sociale, l'abbandono della propria città per rifugiarsi a Salò - qui la madre dell'autore organizzava sedute spiritiche per i gerarchi fascisti -, poi, dopo la disfatta, il ritorno in vagoni merci e l'amara sorpresa di trovare la casa requisita.
Miscellanea di lettere ricevute dallo statista Giuseppe Zanardelli: una fitta corrispondenza tra parlamentari e ministri di spicco nella scena politica italiana di fine Ottocento. Tra gli autori: Cavallotti, Di Rudinì, Giolitti, tra gli argomenti i sanguinosi tumulti di Milano del 1899 e lo scandalo della Banca Romana.
Rimasto orfano del padre nella prima giovinezza, grazia alla propria dedizione al lavoro apprende e perfeziona il mestiere di falegname e trasmette più tardi ai giovani l'esperienza accumulata nell'ambito di una scuola da lui stesso creata.
Fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia, un sergente è deportato in Germania: mentre lavora in una fabbrica di mine magnetiche, si innamora di Rosa, una giovane russa, che sposerà dopo il rientro in Italia. Nell'autobiografia di un dipendente della Breda, anche il racconto delle lotte sindacali, per migliorare le condizioni di lavoro e attuare piani di ristrutturazione aziendale.